9/ Simboli e tradizioni “inventate” alla corte di Abdülhamid II
Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, N. 16, 4|2013
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ABSTRACT | TESTO INTEGRALE | L’AUTORE | REFERENZE | LICENZE |
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Italiano
A seguito di una breve esperienza costituzionale, il sultano ottomano Abdülhamid II inaugurò una nuova fase di potere autoritario, legittimato e rafforzato da un’ideologia imperiale. La struttura di questa ricalcò i nazionalismi ufficiali promossi da altre dinastie europee, nella comune speranza di disinnescare le forze centrifughe interne ai rispettivi imperi. Parallelamente ad un pan-islamismo difensivo, si assistette al recupero del titolo di califfo ed alla ripresa di pratiche e simboli, gradualmente ritualizzati, divenuti ricorrenti nella vita quotidiana ottomana, con l’intento di evocare il potere e l’onnipresenza del sultano. Ad emergere è l’immagine di un impero per nulla passivo ed inerme di fronte alle sfide della modernità, nonché la figura di un sultano il cui operato, a lungo sottostimato dalla storiografia occidentale, ha saputo contraddistinguersi per capacità innovativa.
Parole chiave: impero ottomano, Abdülhamid II, nazionalismo, califfo, tradizioni inventate.
English
After a brief constitutional experience, the Ottoman sultan Abdülhamit II imposed authoritarian power as an attempt to counteract internal nationalism. In fact, his power was legitimized via an imperial ideology similar to the official nationalism brought by European dynasties, such as Habsburg and Romanov. Together with a defensive pan-Islamism, Abdülhamit II promoted the reinstatement of past practices and old symbols around his figure and the restoration of the caliphate. The hamidian period has long been underestimated and criticized by Western historiography of the twentieth century. However, it was a very complex phase in which the Ottoman dynasty attempted, unsuccessfully, to strengthen its own power and to avoid the collapse of the Empire.
Keywords: Ottoman empire, Abdülhamid II, nationalism, khalifate, invented traditions.
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Federico Donelli è dottorando in Scienze Politiche all’Università degli Studi di Genova. I suoi principali interessi di ricerca riguardano le dinamiche socio-politiche interne all’Impero Ottomano durante il XIX secolo, dal sistema coabitativo dei millet agli etno-nazionalismi. Attualmente si sta occupando della Turchia sotto la guida dell’AKP
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Donelli, Federico, «Simboli e tradizioni “inventate” alla corte di Abdülhamid II», Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, N. 16, 4|2013
URL: <http://www.studistorici.com/2013/12/29/donelli_numero_16/>
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