ISSN: 2038-0925

“Lo splendore delle masse”

Una delle caratteristiche peculiari che gli storici riconoscono alla Prima guerra mondiale è di essere l’espressione della massificazione della società. Oltre che una guerra industriale, nella quale si fronteggiavano come mai prima le risorse produttive e tecnologiche delle potenze belligeranti, essa fu una guerra fordista, che mise al centro delle operazioni militari la forza d’urto di milioni di uomini. La modernità, ha nella nascita delle metropoli e delle folle urbane il proprio battesimo. La scoperta delle folle che si accalcano nelle vie delle grandi metropoli come Londra, Parigi e Berlino viene registrata con stupore dagli scrittori dell’Ottocento – tra tutti Hoffmann, Baudelaire, Poe, Balzac, Zola. Ma la folla non è ancora massa. La massa per esistere richiede non solo una moltitudine di individui, ma un legame che li unisca e questo elemento colloidale è secreto nelle trincee della Grande Guerra. Il periodo che va dalla fine dell’Ottocento è il periodo in cui nasce l’interesse teorico verso le “masse”. Su questo tema si interrogheranno studiosi come Gustav Le Bon, Sigmund Freud, José Ortega y Gasset fino a Canetti. Riflessioni che confluiranno nella definizione della società novecentesca come la “società di massa” e che hanno la loro origine nella temperie della Grande Guerra, nei legami che si formano al fronte, nei movimenti politici che seguono la Guerra e di cui i reduci sono i protagonisti.

Affronta questi importanti temi Massimo Libardi nell’incontro-dibattito “Lo splendore delle masse”, che si terrà a Trento mercoledì 28 gennaio, alle ore 17,30, nella Sala degli affreschi della Biblioteca comunale (Via Roma 55). L’incontro è organizzato dal Centro Studi sulla Storia dell’Europa Orientale e dalla Fondazione Museo Storico del Trentino. Interviene Massimo Libardi.

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