Nota introduttiva n. 34 – giugno 2018
di Luca BUFARALE, Mirella D’ASCENZO
Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, N. 34, 2|2018
Scuola e società in Italia e Spagna
tra Ottocento e Novecento
La storiografia scolastica europea e italiana negli ultimi decenni ha conosciuto una straordinaria vitalità, che ha condotto ad un innegabile rinnovamento di oggetti di analisi e delle fonti. Le tradizionali ricerche di storia della scuola prevalentemente di taglio legislativo, politico e istituzionale, centrate sugli aspetti della storia nazionale, appaiono da tempo superate perché insufficienti – da sole – a comprendere la complessità della storia della scuola, soprattutto quella reale ‘dal basso’. Ecco così il fervore di ricerche connesse da una parte al nation building ed alla storia sociale e dall’altro alla cultura materiale, all’istruzione femminile, alle discipline scolastiche, ai protagonisti meno noti della storia scolastica. Ciò è avvenuto anche grazie all’apporto della ricerca locale sulla scuola, che ha contribuito a scardinare vecchie ipotesi storiografiche, ad esempio in merito ad un’uniforme estensione della stessa legge Casati in Italia e ad un’univoca e cogente legislazione scolastica. Le nuove domande storiografiche hanno spostato altresì l’attenzione dello storico della scuola verso nuove fonti come i periodici scolastici, gli editori e tipografi per la scuola, i libri di testo, i quaderni, la cultura scolastica e le storie di vita magistrale, alla ricerca del congegno pedagogico e didattico che ha costituito la cultura scolastica effettivamente prodotta nella pratica educativa e didattica.
La sezione monografica di questo numero raccoglie contributi della storiografia educativa e scolastica italiana e spagnola tra Ottocento e Novecento di varia natura, tutti accomunati da ricerche su fonti di prima mano e da temi di recente oggetto di studio. Fabio Pruneri ha affrontato ad esempio il tema legato allo stesso concetto di scuola e di classe alle origini della scuola elementare statale, tradizionalmente studiata come storia di una classe di alunni di eguale età e non, invece, come pluriclasse, la cui formula fu istituita proprio dalla legge Casati e attraversò tutta la storia scolastica italiana dei piccoli comuni rurali fino alla contestazione di Don Milani ed alla sua scomparsa negli anni Settanta. Anche il contributo di Alessandro Celi ripercorre un aspetto poco noto della storia scolastica italiana cioè il problema dell’identità linguistica e culturale tramite il caso di studio locale della Valle d’Aosta, ove la lingua francese fu mantenuta dall’Unità in poi, come forma di autonomia e di identità da preservare fino ad oggi.
L’approccio microstorico viene applicato alla vicenda della maestra Italia Donati, morta suicida per aver resistito alle lusinghe del sindaco: il contributo di Chiara Martinelli indaga le ragioni politiche del successo di tale vicenda all’epoca, enfatizzata dagli organi di stampa coevi per legittimare la necessità dell’avocazione delle scuole elementari allo Stato. Il medesimo tema ‘al femminile’ guida
l’indagine di Gabriella Seveso che analizza le pagine di due riviste molto note in età giolittiana come «L’Unione femminile» e «La difesa delle lavoratrici» per mostrare il sostegno alla causa dell’istruzione delle donne, pur da versanti culturali ed ideologici diversi, ma con evidenti influssi nel rapporto tra scuola e società.
La questione del nation building emerge accomuna i saggi di Fabrizio La Manna e di Domenico Elia che affrontano, rispettivamente, il tema della ginnastica educativa e della coscrizione obbligatoria dopo l’Unità, rivelando così aspetti ancora poco noti in sede storiografica in merito al ruolo della nazionalizzazione affidata alla ginnastica di tipo militare ed alla specifica formazione degli insegnanti di ginnastica nelle Scuole magistrali maschili e femminili.
I contributi del monografico sulla storia della scuola in Spagna attraversano tre temi diversi pur con un approccio comune, quello dello studio di caso. Il saggio di Francisco Javier Caspistegui affronta il tema dell’evoluzione del sistema scolastico in Spagna tramite il case study di un quartiere periferico della città di Pamplona (Navarra) tra il periodo della Seconda Repubblica spagnola, la guerra civile ed il franchismo, mostrando come proprio la scuola fu il luogo di sperimentazione di un’attività sociale partecipata che all’esterno non era sempre permessa, anticipando la nascita di una corrente sociopolitica che lentamente ispirò una prima linea di opposizione al regime di Franco. Un altro studio di caso è oggetto di analisi di Sofía Rodríguez Serrador che focalizza lo sguardo sulla città spagnola di Valladolid tra gli anni Trenta e i Cinquanta del XX secolo dove la formazione scolastica delle classi dirigenti era congruente con la cultura sociale della borghesia industriale, con notevoli conseguenze. L’ultimo caso di studio, affrontato da Jenny Cristina Sanchez Parra, introduce invece al grande tema della diffusione dell’anarchismo in Spagna tra la fine del XIX scolo e la prima metà del XX secolo con le idee di Bakunin e Proudhon ed il successo di Francisco Ferrer e della sua scuola razionalista, creata a partire della costituzione della Lega Internazionale per l’Educazione Razionale, che ebbe ‘lunga durata’ nella vita sociale e politica spagnola, sebbene soffocata nel periodo franchista.
La seconda sezione (II. Laboratorio) si ricollega al Laboratorio presentato sul numero di dicembre 2017 della rivista: questo spazio è riservato agli elaborati degli studenti del corso di Laurea magistrale in Storia dell’Università di Bologna.
La terza sezione (III. Panoramiche) è dedicata alla segnalazione delle opere di maggior interesse pubblicate in Spagna e in Argentina nel corso del passato anno solare.
Chiude questo numero il consueto spazio dedicato alle recensioni (IV).
Il coordinamento redazionale è stato curato da Luca Bufarale e Matteo Tomasoni.
Buona lettura,
Luca Bufarale, Mirella D’Ascenzo
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BUFARALE, Luca, D’ASCENZO, Mirella, «Nota introduttiva n. 34 – giugno 2018», Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, N. 34, 2|2018
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