7/ Mafia e fascismo nella Sicilia degli anni Venti. Dall’ambigua tessitura all’operazione Mori, i maxiprocessi e la storia di una «tenebrosa associazione»
di Pierluigi BASILE
Diacronie. Studi di Storia Contemporanea. DOSSIER: Luoghi e non luoghi della Sicilia contemporanea: istituzioni, culture politiche e potere mafioso, N. 3, 2|2010
Nel 1925 con l’arrivo a Palermo del “prefetto di ferro” Cesare Mori si apriva una stagione di lotta alla mafia che non aveva precedenti nella storia del paese e che per l’intensità e l’energia impiegate nell’operazione repressiva e la mobilitazione propagandistica segnò un’epoca e rimase al centro della discussione pubblica anche a distanza di molto tempo. In realtà i rapporti tra mafia e fascismo prima di allora erano stati molto più complessi e nella stessa campagna antimafia degli anni Venti il contrasto alle associazioni criminali e le finalità politiche del regime si mescolavano e si sovrapponevano, come risultò evidente anche nel corso dei maxi-processi celebrati dopo le “grandi retate” compiute in tutta la Sicilia.
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BASILE, Pierluigi, «Mafia e fascismo nella Sicilia degli anni Venti. Dall’ambigua tessitura all’operazione Mori, i maxiprocessi e la storia di una “tenebrosa associazione”», Diacronie. Studi di Storia Contemporanea. Dossier : Luoghi e non luoghi della Sicilia contemporanea: istituzioni, culture politiche e potere mafioso, N. 3, 2|2010,
URL:<http://www.studistorici.com/2010/07/30/basile_mafia_dossier_3/>
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Articolo molto interessante
“L’unico tentativo serio di lotta alla mafia fu quello del prefetto Mori, durante il Fascismo, mentre dopo, lo Stato ha sminuito, sottovalutato o semplicemente colluso..
Sfidiamo gli antifascisti a negare che la mafia ritornò trionfante in Sicilia ed in Italia al seguito degli “Alleati” e degli antifascisti, in ricompensa dell’aiuto concreto che essa fornì per lo sbarco e la conquista dell’isola!” Giovanni Falcone