In chiave musicale: Józef Cyrankiewicz
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Krzysztof Dowgiałło, Ballada o Janku Wiśniewskim [La ballata di Janek Wiśniewski] (1970).
testo di Krzysztof Dowgiałło – musica di Mieczysław Cholewa
Chłopcy z Grabówka, chłopcy z Chyloni,
Dzisiaj milicja użyła broni.
Dzielnieśmy stali, celnie rzucali.
Janek Wiśniewski padł!
Na drzwiach ponieśli go Świętojańską,
Naprzeciw glinom, naprzeciw tankom.
Chłopcy stoczniowcy – pomścijcie druha!
Janek Wiśniewski padł!
Jeden zraniony, drugi zabity,
Krwi się zachciało słupskim bandytom.
To partia strzela do robotników,
Janek Wiśniewski padł!
Krwawy Kociołek, to kat Trójmiasta,
Przez niego giną dzieci, niewiasty.
Poczekaj draniu – my cię dostaniem,
Janek Wiśniewski padł!
Stoczniowcy Gdyni, stoczniowcy Gdańska,
Idźcie do domu, skończona walka.
Świat się dowiedział, nic nie powiedział,
Janek Wiśniewski padł!Nie płaczcie matki – to nie na darmo!
Nad stocznią sztandar z czarną kokardą!
Za chleb i wolność, i nową Polskę,
Janek Wiśniewski padł!Stoczniowcy Gdyni, stoczniowcy Gdańska,
Idźcie do domu, skończona walka.
Świat się dowiedział, nic nie powiedział,
Janek Wiśniewski padł!Nie płaczcie matki – to nie na darmo!
Nad stocznią sztandar z czarną kokardą!
Za chleb i wolność, i nową Polskę,
Janek Wiśniewski padł!
Ragazzi di Grabówka [1], ragazzi di Chylonia [2],
Oggi la polizia ha usato le armi.
Siamo rimasti coraggiosamente, abbiamo colpito con precisione.
Janek Wiśniewski è caduto!
Sulla porta lo portarono nella Świętojańska [3],
Di fronte agli sbirri, davanti ai carri armati.
Giovani lavoratori dei cantieri navali – vendicate il compagno!
Janek Wiśniewski è caduto!
L’uno ferito, l’altro ucciso,
I banditi di Słupsk [4] hanno sete di sangue.
È il partito che spara ai lavoratori,
Janek Wiśniewski è caduto!Il sanguinario Kociołek [5], è il boia della Tripla città [6],
bambini e donne vengono da lui uccisi.
Aspetta, bastardo – ti prenderemo,
Janek Wiśniewski è caduto!Lavoratori dei cantieri navali a Gdynia, lavoratori dei cantieri navali di Danzica,
Vai a casa, la lotta è finita.
Il mondo ha saputo, non ha detto nulla,
Janek Wiśniewski è caduto!Non piangere madre – non è per niente!
quella bandiera nel cantiere con un nastro nero [7]!
Per il pane e la libertà, e per una nuova Polonia,
Janek Wiśniewski è caduto!Lavoratori dei cantieri navali di Gdynia, lavoratori dei cantieri navali di Danzica,
Andate a casa, la lotta è finita.
Il mondo ha saputo, non ha detto nulla,
Janek Wiśniewski è caduto!Non piangere madre – non è stato per niente,
quella bandiera nel cantiere con un nastro nero!
Per il pane e la libertà, e per una nuova Polonia,
Janek Wiśniewski è caduto!
NOTE
[1] Uno dei quartieri centrali di Gdynia: qui alcunid egli operai dei cantieri navali persero la vita durante gli scontri del 1970; tra di essi anche Janek Wiśniewski. ↑
[2] Un altro dei quartieri di Gdynia. ↑
[3] Ulica Świętojańska è una delle vie principali di Gdynia. ↑
[4] Un’altra delle città della Pomerania in cui ebbero luogo gli scontri nel dicembre 1970; qui tuttavia, non si registrarono vittime. ↑
[5] Un’altra delle città della Pomerania in cui ebbero luogo gli scontri nel dicembre 1970; qui tuttavia, non si registrarono vittime. ↑
[6] Questa è la definizione dell’agglomerato urbano costituito dalle città di Danzica, Gdynia e Sopot. ↑
[7] La bandiera listata a lutto. ↑
Video
Mieczysław Cholewa, Ballada o Janku Wiśniewskim (1970).
L’autore della Ballata, Krzysztof Dowgiałło, utilizzò il nome di Janek Wiśniewski perché non conosceva il nome della giovane vittima, Zbyszek Godlewski. La canzone, che veniva suonata clandestinamente, divenne uno degli inni dell’opposizione al regime comunista polacco. Qui è presentata nella versione suonata e cantata da Mieczysław Cholewa.
Kazik, Ballada o Janku Wiśniewskim (1970), in ID., Bar La Curva / Plamy na słońcu, Emi, 2010.
Del brano sono state realizzate numerose versioni; la più nota – inserita anche nella colonna sonora del film del 2010 Czarny czwartek – fra quelle recenti è quella del cantautore Kazik Staszewski.
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