ISSN: 2038-0925

1/ La rivoluzione delle tifosine. Il discorso sul tifo femminile calcistico nell’Italia degli anni Trenta

di Marco GIANI

Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, N. 42, 2|2020

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ABSTRACT TESTO INTEGRALE L’AUTORE REFERENZE LICENZE

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"Aanvoerders groeten elkaar met een kus / Kissing team captains" by Nationaal Archief on Flickr (Nessuna limitazione di copyright nota)

“Aanvoerders groeten elkaar met een kus / Kissing team captains” by Nationaal Archief on Flickr (Nessuna limitazione di copyright nota)

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Abstract


Italiano

Nel 1933 alcune tifose di squadre maschili di calcio fondarono la prima squadra di calcio femminile in Italia: la loro intenzione era quella di far evolvere la loro fede calcistica passiva in qualcosa di più attivo. La presenza di tifose era una realtà sociologica radicata, durante il Ventennio: dal momento che il regime non glielo impediva, le ragazze erano libere di andare alle partite delle squadre maschili, e in effetti lo facevano, soprattutto nei centri urbani dalla mentalità più aperta, come Milano, Torino, Bologna, Napoli. Lottando strenuamente contro moltissimi pregiudizi, le tifose ritenevano di avere il diritto di tifare i loro beniamini calcistici come Giuseppe Meazza e Angelo Schiavio: si autorappresentavano come supporters esperte, passionali e femminili. Erano insomma l’ennesima incarnazione della donna nuova desiderata dal Fascismo, diversa sia dalla generazione delle madri (che non usavano andare allo stadio), sia dal modello decadente e importato dall’estero della donna degli Anni Venti

Parole chiave: Calcio, Fascismo, Storia delle donne, Studi di genere, Tifose.

 

English

In 1933 the first women’s football team in Italy was founded by some men’s football female fans, eager to transform their passive fan supporting faith to more active sporting activity. Female fandom was a sociological fact, during the Fascist Ventennio (1922-1943): the regime didn’t ban the entrance to the Italian stadiums, so girls were free to attend the male football’s matches, and they did it, above all in the more developed and open-minded cities such as Milan, Turin, Bologna, Naples. Fighting against a lot of prejudices, they thought they had the right to support their football idols such as Giuseppe Meazza and Angelo Schiavio: they depicted themselves as expert, enthusiastic, ladylike female fans. They were the umpteenth incarnation of the donna nuova ‘new women’ of the Fascist ideology, different both from the last generation of Italian women (who didn’t attend the football stadiums) and from the decadent 1920s’ model coming from abroad.

Keywords: Fascism, Female fandom, Football, Gender studies, Women’s History.

 
 

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L’autore


Marco GIANI, dopo avere completato i suoi studi universitari presso l’Università degli Studi di Milano, si è addottorato presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia nel 2012, con una tesi dedicata allo storiografo della Serenissima Paolo Paruta (1540-1598). Negli anni successivi ha proseguito gli studi riguardanti la lingua della politica veneziana del Rinascimento, parallelamente ad un nuovo filone di ricerca dedicato alla pioniere del calcio femminile in Italia e più generale allo sport femminile durante il Ventennio fascista.

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Per citare questo articolo


GIANI, Marco, «La rivoluzione delle tifosine. Il discorso sul tifo femminile calcistico nell’Italia degli anni Trenta», Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, N. 42, 2|2020

URL: <http://www.studistorici.com/2020/06/29/giani_numero_42/>

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