ISSN: 2038-0925

Numero 49| Invio di contributi

cracked skull by Jerome Olivier on flickr (CC BY-NC-ND 2.0)

“cracked skull” by Jerome Olivier on flickr (CC BY-NC-ND 2.0)

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Novantadue. Storia e memoria

a cura di Marcello Ravveduto

Il 1992 è un anno di cesura. Un crinale periodizzante; il punto critico (Gladwell 2000) della crisi repubblicana nel quinquennio 1989-1994. Un anno che immediatamente si propone come «evento mediale» (Dayan – Katz 1993) e allo stesso tempo come «trauma collettivo» (Alexander 2012). Un paradigma che modifica il rapporto tra paese reale e paese legale, soprattutto per la generazione dei nati negli anni Settanta. Una storia ancora calda in cui la memoria, spesso frammentata e di parte, si pone come antagonista della Storia. Nella vulgata pubblicistica, che pure ha avuto un ruolo centrale nella definizione del senso comune, il 1992 è l’anno di Tangentopoli e della strategia eversiva mafiosa. Spiccano su tutti, tra esaltazione, commemorazione e damnatio, le figure di Antonio Di Pietro, Bettino Craxi, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. In realtà, a ben vedere in quest’anno già s’intravedono in filigrana quelli che saranno i protagonisti della cosiddetta seconda Repubblica. Se Tangentopoli è il collasso del “regime” partitocratico, le stragi rappresentano un trauma nazionale che determinerà uno specifico approccio commemorativo negli anni avvenire. Questione morale, lotta alle mafie, crollo del sistema dei partiti, emersione di nuove forze politiche sono elementi che si innestano nell’orizzonte della fine della guerra fredda e della Globalizzazione. In questo contesto l’Italia mostra i «volti della crisi» (Ginsborg 1998) apertasi con il rapimento e la morte di Aldo Moro ma celatasi dietro la favorevole congiuntura degli anni Ottanta, il mantenimento della tensione Usa – Urss e l’apparente stabilità politica del pentapartito, avvinto alla logica della governabilità. Il 1992, in sostanza, ci consente di leggere la crisi del sistema bipolare nella versione italiana in cui si coagulano fattori esterni (la caduta del muro di Berlino e l’unificazione della Germania, il trattato di Maastricht, il conflitto della ex Jugoslavia, la rivoluzione di velluto in Cecoslovacchia, la Russia post comunista, l’ingresso dell’economia cinese nel mercato internazionale, l’affermazione del neoliberismo come pensiero unico dominante, il mondo monopolare della presidenza Clinton) e interni (la crisi fiscale e monetaria, il mancato risanamento economico, l’assenza di una riforma
istituzionale, la distanza tra partitocrazia e democrazia, la stagione referendaria, il ruolo politico della neotelevisione, la questione morale come questione politica, il conflitto tra poteri istituzionali, l’incapacità della classe dirigente di saldare il paese alle dinamiche della Globalizzazione, il vincolo europeo, il ritorno del razzismo nel discorso pubblico connesso alla prima ondata migratoria di massa, l’urgenza della questione settentrionale e la contestuale riduzione della questione meridionale a puro assistenzialismo statale e problema criminale). Studiare il 1992 ci aiuta a «risalire ai sintomi attraverso l’anamnesi: l’Italia appare come un corpo malato intorno a cui ci si affanna con dolore e preoccupazione» (Giovagnoli 1998). Un coacervo di fatti e problematiche in cui prende corpo quello che il politologo Calise (2016) ha chiamato il fattore M, ovvero del ruolo che hanno avuto e hanno media e magistratura in quel presente e in questo presente influenzando le prospettive del futuro e le narrazioni del passato; fino ad arrivare, in qualche caso, a un uso pubblico della storia strumentale, teso a “ri-generare”, secondo specifici orientamenti politici, le origini della democrazia repubblicana.
Diacronie. Studi di Storia Contemporanea è alla ricerca di contributi rivolti a indagare i fattori esterni e interni che convergono sulla crisi del 1992 come “punto critico” della transizione dalla prima alla seconda Repubblica. Invitiamo a proporre contributi sui seguenti assi tematici (ma non necessariamente limitati a questi):

 

  • I media e la crisi repubblicana;
  • l’Italia e l’Europa tra la fine della guerra fredda e la Globalizzazione;
  • Le questioni settentrionale e meridionale a confronto: crisi fiscale e riforma dello stato sociale;
  • Tangentopoli e le stragi mafiose tra questione morale e questione criminale: l’azione della magistratura e il ruolo dell’opinione pubblica;
  • la politica, le istituzioni, la società e l’economia tra prima e seconda repubblica;
  • Le questioni settentrionale e meridionale a confronto: crisi fiscale e riforma dello stato sociale;
  • usi pubblici della crisi tra storia e memoria;
  • populismi, razzismi e immigrazione connessi ai temi della crisi.

Saranno particolarmente apprezzati i contributi interdisciplinari che oltre a combinare approcci e metodi (in
particolare la storia con le scienze politiche, la sociologia, l’antropologia, la linguistica, la comunicazione) abbiano attenzione alle comparazioni internazionali e mantengano un sano equilibrio tra ricostruzione storica e memoria collettiva. Infine, le proposte incentrate sull’utilizzo di fonti audiovisive e digitali in relazione a temi poco esplorati dalla storiografia europea saranno particolarmente benvenute.
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Inviare un articolo

Gli autori interessati possono inviare i loro abstract e i loro articoli in italiano, inglese, francese, spagnolo, e portoghese (i contributi in portoghese saranno tradotti in italiano dalla redazione). Gli articoli, di una taglia compresa tra 35.000 e 55.000 caratteri (spazi inclusi), dovranno rispettare le norme editoriali (accessibili all’indirizzo: https://www.studistorici.com/proposte-di-contributi/saggi/) e andranno inviati all’indirizzo:

redazione.diacronie [at] studistorici.com.

Vi preghiamo di informarci della vostra intenzione di sottoporre un contributo prendendo contatto con la redazione e inviando un abstract (di 1000 battute al massimo) entro il 4 agosto 2021. Agli autori sarà comunicato il rifiuto o l’accettazione della proposta entro il 9 agosto 2021. Gli articoli completi dovranno essere inviati entro il 9 ottobre 2021; la pubblicazione del numero è prevista per marzo 2022.

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Bibliografia di riferimento

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  • ALEXANDER, Jeffrey C., Trauma. La rappresentazione sociale del dolore, Roma, Meltemi, 2018.
  • AMATO, Giuliano, GRAZIOSI, Andrea, Grandi illusioni. Ragionando sull’Italia, Bologna, Il Mulino, 2013.
  • ASQUER, Enrica, BERNARDI, Emanuele, FUMIAN, Carlo (a cura di), L’Italia contemporanea dagli anni Ottanta a oggi. Il mutamento sociale, 2. voll., Roma, Carocci, 2014.
  • BARBACETTO, Gianni, GOMEZ, Peter, TRAVAGLIO, Marco, Mani pulite. La vera storia, Milano, Chiarelettere, 2012.
  • BRUTI LIBERATI, Edmondo, Magistratura e società nell’Italia repubblicana, Roma-Bari, Laterza, 2018.
  • CAFAGNA, Luciano, La grande slavina. L’Italia verso la crisi della democrazia, Venezia, Marsilio, 1993.
  • CALISE, Mauro, La democrazia del leader, Roma-Bari, Laterza, 2016.
  • CANOSA, Romano, Storia della magistratura in Italia. Da piazza Fontana a mani pulite, Milano, Baldini & Castoldi, 1996.
  • CARLUCCI, Antonio, 1992. L’anno che cambiò tutto, Milano, Baldini & Castoldi, 2015.
  • CASTRONOVO, Valerio, DE FELICE, Renzo, SCOPPOLA Pietro, L’Italia del Novecento, Torino, Utet, 2004.
  • CASTRONOVO, Valerio, L’anomalia italiana. Un profilo storico dagli anni ottanta ai giorni nostri, Venezia, Marsilio, 2018.
  • CAZZOLA, Franco, L’Italia del pizzo. Fenomenologia della tangente quotidiana, Torino, Einaudi, 1992.
  • CIACAGLI, Mario, CAZZOLA, Franco, MORLINO, Leonardo, PASSIGLI (a cura di), Stefano, L’Italia fra crisi e transizione, Roma-Bari, Laterza, 1994.
  • COLARIZI, Simona, GERVASONI, Marco, La tela di Penelope. Storia della seconda repubblica, Roma-Bari, 2012.
  • COLARIZI, Simona, GIOVAGNOLI, Agostino, POMBENI, Paolo (a cura di), L’Italia contemporanea dagli anni Ottanta a oggi. Istituzioni e politica, vol. 3, Roma, Carocci, 2014.
  • CRAINZ, Guido, Il paese reale. Dall’assassinio di Moro all’Italia di oggi, Roma, Donzelli, 2012.
  • CRAVERI, Piero, L’arte del non governo. L’inesorabile declino della Repubblica italiana, Venezia, Marsilio, 2016.
  • DAMILANO, Marco, Eutanasia di un potere. Storia politica d’Italia da Tangentopoli alla Seconda Repubblica, Roma-Bari, Laterza, 2012.
  • DAMILANO, Marco, Processo al nuovo, Roma-Bari, Laterza, 2017.
  • DAYAN, Daniel, KATZ, Elihu, Le grandi cerimonie dei media. La storia in diretta, Bologna, Baskerville, 1995.
  • DE BERNARDI, Alberto, Un paese in bilico. L’Italia degli ultimi trent’anni, Roma-Bari, Laterza, 2014.
  • DE RITA, Giuseppe, GALDO, Antonio, L’eclissi della borghesia, Roma-Bari, Laterza, 2011.
  • DELLA PORTA, Donatella, VANNUCCI, Alberto, Un paese normale. Come la classe politica ha perso l’occasione di mani pulite, Roma-Bari, Laterza, 1999.
  • FELTRI, Mattia, Novantatré. L’anno del Terrore di Mani pulite, Venezia, Marsilio, 2016.
  • FIANDACA, Giovanni, LUPO, Salvatore, La mafia non ha vinto. Il labirinto della trattativa, Roma-Bari, Laterza, 2014.
  • GENTILONI SILVERI, Umberto, Storia dell’Italia contemporanea 1943-2019, Bologna, Il Mulino, 2019.
  • GINSBORG, Paul, L’Italia del tempo presente. Famiglia, società civile, Stato 1980-1996, Torino, Einaudi, 1998.
  • GIOVAGNOLI, Agostino (a cura di), Interpretazioni della Repubblica, Bologna, Il Mulino, 1998.
  • GIOVAGNOLI, Agostino, La Repubblica degli italiani. 1946-2016, Roma-Bari, Laterza, 2016.
  • GLADWELL, Malcolm, Il punto critico. I grandi effetti dei piccoli cambiamenti, Torino, Utet, 2000.
  • GOZZINI, Giovanni, La mutazione individualista. Gli italiani e la televisione 1954-2011, Roma-Bari, Laterza, 2011.
  • LANARO, Silvio, Storia dell’Italia repubblicana. L’economia, la politica, la cultura, la società dal dopoguerra agli anni ’90, Venezia, Marsilio, 1992.
  • LEPRE, Aurelio, PETRACCONE, Claudia, Storia d’Italia dall’Unità a oggi, Bologna, Il Mulino, 2008.
  • LEPRE, Aurelio, Storia della prima Repubblica. L’Italia dal 1942 al 1992, Bologna, Il Mulino, 1993.
  • LUPO, Salvatore, Che cos’è la mafia. Sciascia e Andreotti, l’antimafia e la politica, Roma, Donzelli, 2008.
  • LUPO, Salvatore, Antipartiti. Il mito della nuova politica nella storia della Repubblica (prima, seconda e terza), Roma, Donzelli, 2013.
  • LUPO, Salvatore, La mafia. Centosessant’anni di storia. Tra Sicilia e America, Roma, Donzelli, 2018.
  • MAMMARELLA, Giuseppe, L’Italia di oggi. Storia e cronaca di un ventennio 1992-2012, Bologna, Il Mulino, 2012.
  • MANCINI, Paolo (a cura di), Persone sulla scena. La campagna elettorale 1992 in televisione, Roma, Eri-Rai, 1993.
  • MASTROPAOLO, Alfio, Antipolitica. All’origine della crisi, Napoli, l’Ancora del Mediterraneo, 2000.
  • ORSINA, Giovanni, La democrazia del narcisismo. Breve storia dell’antipolitica, Venezia, Marsilio, 2018.
  • PETTINARI, Aaron, Quel terribile ’92. 25 voci per raccontare l’anno che cambiò la storia, Reggio Emilia, Imprimatur, 2017.
  • PONS, Silvio, ROCCUCCI, Adriano, ROMERO, Federico (a cura di), L’Italia contemporanea dagli anni Ottanta a oggi. Fine della Guerra fredda e globalizzazione, vol. 1, Roma, Carocci, 2014.
  • RAVVEDUTO, Marcello (a cura di), Novantadue. L’anno che cambiò l’Italia, Roma, Castelvecchi, 2012.
  • SALES, Isaia, MELORIO, Simona, Storia dell’Italia corrotta, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2019.
  • SARESELLA, Daniela, Tra politica e antipolitica. La nuova «società civile» e il movimento della Rete (1985-1994), Firenze, Le Monnier, 2016.
  • SCOPPOLA, Pietro, La repubblica dei partiti. Evoluzione e crisi di un sistema politico. 1945-1996, Bologna, Il Mulino, 1997.
  • SODDU, Paolo, La via italiana alla democrazia. Storia della repubblica 1946-2013, Roma-Bari, Laterza, 2017.
  • TOMASELLO, Dario, Ma cos’è questa crisi. Letteratura e cinema nell’Italia del malessere, Bologna, Il Mulino, 2013.
  • TRANFAGLIA, Nicola, Mafia, politica e affari. 1943-91, Roma-Bari, Laterza, 1992.
  • WOOLF, Stuart (a cura di), L’Italia vista da fuori (1945-2000), Bologna, Il Mulino, 2007.

 

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