ISSN: 2038-0925

“Assistere e unificare? Nation building e welfare nell’Alto Adriatico e nel Baltico orientale nel corso del XX secolo”

 

Call for papers per un numero monografico di

«Qualestoria. Rivista di storia contemporanea»

Assistere e unificare? Nation building e welfare

nell’Alto Adriatico e nel Baltico orientale nel corso del XX secolo

a cura di Andrea Griffante

 

Nella grande messe di studi sulla nascita, lo sviluppo e la diffusione delle pratiche di welfare nel

corso del XX secolo, la dimensione nazionale è stata a lungo dominante. Nell’ultimo decennio si è

tuttavia assistito a una crescente attenzione alla multidimensionalità del fenomeno e delle reti in cui

i suoi attori si sono mossi. Pur avendo generalmente riconosciuto alle pratiche di welfare e

all’assistenza sociale un ruolo di nation building, poca attenzione è stata tuttavia riservata alle

particolari funzioni da esse avute nelle zone di frontiera e nelle aree a carattere multinazionale.

Mettendo in discussione il primato dello stato-nazione, il numero monografico di Qualestoria

(pubblicazione prevista per il dicembre 2022) si propone di analizzare come pratiche assistenziali di

varia natura e origine (dalle azioni umanitarie di larga scala fino alle espressioni vernacolari

dell’umanitarismo) abbiano rappresentato – per volontà dei loro stessi promotori ovvero di alcuni

degli attori impegnati nelle reti assistenziali – uno strumento di nation building di particolare

importanza in territori contesi da vari gruppi nazionali o stati. Nello specifico, il numero intende

indagare come l’assistenza sociale abbia svolto (anche) tale funzione in occasione di particolari

cesure storiche come i periodi bellici ovvero nell’immediato dopoguerra, quando le necessità di

smobilitare l’esercito e la società ponevano non solo una rinnovata richiesta di coesione sociale, ma

altresì nuove opportunità di allargamento del tessuto civile e della cittadinanza. Sulla scorta della

recente storiografia, il numero analizzerà l’assistenza sociale e le pratiche di welfare come una

pratica i cui significati e risultati sono l’oggetto di una continua rinegoziazione tra proponente e

ricevente.

Si invitano gli interessati a discutere la problematica poco sopra presentata attraverso l’analisi di

case studies relativi a due specifiche aree dell’Europa centro-orientale: il Baltico orientale e l’Alto

Adriatico. In entrambe le aree, divenute parte di un ‘territorio nazionale’ dopo il crollo degli imperi

multinazionali europei alla fine della Prima guerra mondiale, la dialettica tra nazione titolare e

minoranze ha rappresentato, tra rigidità deterministiche e ricerche di soluzioni civiche, uno degli

elementi principali attraverso cui la cittadinanza è stata costruita e continuamente rinegoziata fino ai

nostri giorni. Ma quanto le diversità di contesto politico hanno influito sull’utilizzo del welfare a

fini di nation building? Quale ruolo hanno giocato le pratiche di welfare nel rafforzamento della

posizione della nazione titolare o nel tentativo di integrazione di tessuti sociali in cui appartenenze

spesso contrapposte si incrociavano? E quanto iniziative “dal basso” sono invece riuscite a proporre

modelli in contrasto con le pratiche e il discorso pubblici dominanti?

Le proposte potranno vertere, tra le altre cose, sui seguenti blocchi tematici:

-Ruolo dei network umanitari internazionali;

-Interconnessione tra attori umanitari locali e internazionali;

-Conflitti tra attori del welfare e classi politiche locali (divergenze);

-Reazioni delle classi politiche locali alle pratiche di welfare nazionali/aiuto umanitario

internazionale;

-Genealogie dell’aiuto internazionale e relazione con il tessuto locale;

-Genere, confine e welfare;

-Aiuto umanitario nazionale: aiuto che viene dal centro vs. aiuto che viene dalla periferia?

-Relazione tra condizione sociale, welfare e nation building (ricezione);

-Network alternativi (‘aiuto dal basso’).

Un limitato numero di case studies relativi ad altre aree dell’Europa centro-orientale potrà essere

preso in considerazione.

Si prega di invitare i propri abstract con le proposte di contributo (3.500 battute spazi inclusi) e un

breve profilo biografico dell’autore agli indirizzi lucagiuseppe.manenti@gmail.com e

griphusrex@yahoo.it entro il 10/11/2021. Le proposte accettate saranno notificate entro il 1°

dicembre 2021. I saggi (in lingua italiana o inglese e dell’ampiezza massima di 60.000 battute spazi

inclusi) dovranno pervenire entro e non oltre il 1° aprile 2022. Il numero uscirà nel dicembre 2022.

Tutti i saggi pervenuti saranno sottoposti a un processo di doppia blind peer review

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