“Assistere e unificare? Nation building e welfare nell’Alto Adriatico e nel Baltico orientale nel corso del XX secolo”
Call for papers per un numero monografico di
«Qualestoria. Rivista di storia contemporanea»
Assistere e unificare? Nation building e welfare
nell’Alto Adriatico e nel Baltico orientale nel corso del XX secolo
a cura di Andrea Griffante
Nella grande messe di studi sulla nascita, lo sviluppo e la diffusione delle pratiche di welfare nel
corso del XX secolo, la dimensione nazionale è stata a lungo dominante. Nell’ultimo decennio si è
tuttavia assistito a una crescente attenzione alla multidimensionalità del fenomeno e delle reti in cui
i suoi attori si sono mossi. Pur avendo generalmente riconosciuto alle pratiche di welfare e
all’assistenza sociale un ruolo di nation building, poca attenzione è stata tuttavia riservata alle
particolari funzioni da esse avute nelle zone di frontiera e nelle aree a carattere multinazionale.
Mettendo in discussione il primato dello stato-nazione, il numero monografico di Qualestoria
(pubblicazione prevista per il dicembre 2022) si propone di analizzare come pratiche assistenziali di
varia natura e origine (dalle azioni umanitarie di larga scala fino alle espressioni vernacolari
dell’umanitarismo) abbiano rappresentato – per volontà dei loro stessi promotori ovvero di alcuni
degli attori impegnati nelle reti assistenziali – uno strumento di nation building di particolare
importanza in territori contesi da vari gruppi nazionali o stati. Nello specifico, il numero intende
indagare come l’assistenza sociale abbia svolto (anche) tale funzione in occasione di particolari
cesure storiche come i periodi bellici ovvero nell’immediato dopoguerra, quando le necessità di
smobilitare l’esercito e la società ponevano non solo una rinnovata richiesta di coesione sociale, ma
altresì nuove opportunità di allargamento del tessuto civile e della cittadinanza. Sulla scorta della
recente storiografia, il numero analizzerà l’assistenza sociale e le pratiche di welfare come una
pratica i cui significati e risultati sono l’oggetto di una continua rinegoziazione tra proponente e
ricevente.
Si invitano gli interessati a discutere la problematica poco sopra presentata attraverso l’analisi di
case studies relativi a due specifiche aree dell’Europa centro-orientale: il Baltico orientale e l’Alto
Adriatico. In entrambe le aree, divenute parte di un ‘territorio nazionale’ dopo il crollo degli imperi
multinazionali europei alla fine della Prima guerra mondiale, la dialettica tra nazione titolare e
minoranze ha rappresentato, tra rigidità deterministiche e ricerche di soluzioni civiche, uno degli
elementi principali attraverso cui la cittadinanza è stata costruita e continuamente rinegoziata fino ai
nostri giorni. Ma quanto le diversità di contesto politico hanno influito sull’utilizzo del welfare a
fini di nation building? Quale ruolo hanno giocato le pratiche di welfare nel rafforzamento della
posizione della nazione titolare o nel tentativo di integrazione di tessuti sociali in cui appartenenze
spesso contrapposte si incrociavano? E quanto iniziative “dal basso” sono invece riuscite a proporre
modelli in contrasto con le pratiche e il discorso pubblici dominanti?
Le proposte potranno vertere, tra le altre cose, sui seguenti blocchi tematici:
-Ruolo dei network umanitari internazionali;
-Interconnessione tra attori umanitari locali e internazionali;
-Conflitti tra attori del welfare e classi politiche locali (divergenze);
-Reazioni delle classi politiche locali alle pratiche di welfare nazionali/aiuto umanitario
internazionale;
-Genealogie dell’aiuto internazionale e relazione con il tessuto locale;
-Genere, confine e welfare;
-Aiuto umanitario nazionale: aiuto che viene dal centro vs. aiuto che viene dalla periferia?
-Relazione tra condizione sociale, welfare e nation building (ricezione);
-Network alternativi (‘aiuto dal basso’).
Un limitato numero di case studies relativi ad altre aree dell’Europa centro-orientale potrà essere
preso in considerazione.
Si prega di invitare i propri abstract con le proposte di contributo (3.500 battute spazi inclusi) e un
breve profilo biografico dell’autore agli indirizzi lucagiuseppe.manenti@gmail.com e
griphusrex@yahoo.it entro il 10/11/2021. Le proposte accettate saranno notificate entro il 1°
dicembre 2021. I saggi (in lingua italiana o inglese e dell’ampiezza massima di 60.000 battute spazi
inclusi) dovranno pervenire entro e non oltre il 1° aprile 2022. Il numero uscirà nel dicembre 2022.
Tutti i saggi pervenuti saranno sottoposti a un processo di doppia blind peer review