ISSN: 2038-0925

Numero 52 | Invio di contributi

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IMMAGINARE IL NORD EST EUROPEO

Stati baltici e scandinavi nell’immaginario locale, regionale e globale, sec. XIX-XXI
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A CURA DI PAOLO BORIONI, DEBORAH PACI E FRANCESCO ZAVATTI

L’immagine dell’Europa nord-orientale appare composita e complessa. Mentre il suo conglomerato geografico è diviso dal mare Baltico, il Nord Est europeo non è un area coerente nemmeno sotto il punto di vista culturale e politico. Tuttavia, i numerosi investimenti intrapresi da attori locali ed internazionali per tentare di definire questo spazio (Götz 2016), invitano ad analizzare più in profondità i processi di immaginazione spaziale. Tra crocevia di rotte internazionali e punto di contatto di realtà insulari, il Nord Est europeo è un contenitore di numerose percezioni ed auto-percezioni a livello locale, regionale e globale. Negli ultimi secoli, la storia del Mar Baltico è stata anche e soprattutto una storia di piccoli stati che hanno messo in atto le più diverse ed originali strategie per cui esistere ed emergere dall’ombra proiettata su di loro da grandi attori continentali e poteri globali. Queste strategie hanno incluso idee pratiche di cooperazione regionale, numerose iniziative diplomatiche e culturali, contatti transnazionali con più influenti attori statali e con organizzazioni internazionali.

Partendo dall’idea che gli spazi sono instabili e spesso soggetti a ridefinizione alla luce della posizione e delle agende politiche dei suoi osservatori, questo numero monografico di Diacronie invita ad analizzare come gli spazi del Nord Est europeo sono immaginati dai suoi attori e dai suoi osservatori a livello globale. Come il mondo guarda al Nord Est europeo spesso non coincide con la percezione che hanno gli attori baltici e nordici dei propri mondi. Al di là di tentativi concreti di unire e di promuovere le due metà del Mar Baltico in una regione comune (Musiał 2015), i paesi nordici sono spesso invocati dagli osservatori stranieri come esempio di perfetta armonia tra interessi privati e giustizia sociale, tra integrazione sociale e realizzazione personale, mentre le coste orientali del Mar Baltico non godono di questa fama. I paesi nordici sono stati abili nel costruire rimodellare e vendere la propria immagine a livello globale (Marklund 2017). Analizzare il successo del marchio nordico significa storicizzare i meccanismi di diffusione delle sue culture e mostrare percezioni, aspirazioni e giudizi non sempre e comunque positivi che gli osservatori globali hanno riposto in questi spazi nordici (Byrkjeflot – Mordhorst – Petersen 2022), ma non in altri vicini spazi del Nord Est europeo. Aldilà della promozione di strutture sociali e valori, il potere immaginifico della letteratura, della musica, dei film, del design, del pensiero ambientale e dell’attivismo ambientalista non dovrebbero essere dimenticati. Sono elementi che spazi nordici e baltici hanno in comune. Tuttavia, mentre questi successi vengono raggiunti anche sulle coste orientali del Mar Baltico, i successi locali non contribuiscono a trasformare le coste orientali del Mar Baltico in icone globali. Lungi dal voler vedere regioni omogenee dove queste non esistono, le interazioni transnazionali e la mobilità attraverso il Mar Baltico negli ultimi secoli sono, al di là di concrete realtà storiche, nodi centrali attorno ai quali legami regionali di solidarietà e di mutua comprensione vengono immaginati. Queste costruzioni mostrano che l’immaginazione opera anche per accorciare le distanze tra spazi distinti e tra realtà ineguali. Il nostro fine a far luce sulla nascita, la trasformazione, il successo o la mancanza di successo a livello internazionale nonché di conflitti che riguardano i molteplici immaginari del Nord Est europeo inteso come spazio che include tutti gli stati che si affacciano sul Mar Baltico, nonché Norvegia e Bielorussia, da una prospettiva storica incentrata sul diciannovesimo ventesimo e ventunesimo secolo. Siamo interessati a proposte che si concentrano su uno o più dei seguenti aspetti, possibilmente da una prospettiva comparativa:

  • I. Immaginare la Scandinavia e gli Stati baltici
    • 1. La costruzione dell’immaginario storico nel Nord Est europeo;
    • 2. Immaginare i paesi nordici e baltici nel mondo e immaginare il mondo nei paesi nordici e baltici;
    • 3. Mettere in discussione, rimodellare e rielaborare l’immaginario dei paesi nordici e baltici nelle scienze sociali;
    • 4. La nascita, il successo e la diffusione delle letterature nordiche e baltiche, tra politica e dimensione immaginativa;
    • 5. Immaginare lo spazio attraverso la musica e la produzione musicale nello spazio dell’Europa nordorientale.
    • 6. Il retaggio nordico sulla costa orientale del Baltico.
  • II. Mobilità, diplomazia e cooperazione attraverso il Nord Est europeo
    • 1. Migrazioni, diaspore e turismo tra XIX e XXI secolo: immaginare spazi connessi;
    • 2. Diplomazie nordiche e baltiche tra XX e XXI secolo: re-immaginare piccoli paesi in un mondo globale;
    • 3. Il Mar Baltico come dilemma geopolitico: immaginare conflitti, scelte ed opportunità.
  • III. Spazi del Nord Est europeo tra mito e realtà
    • 1. Modelli “nordici” tra branding e utopie;
    • 2. L’immaginario (all’interno e all’estero) della relazione tra cultura e natura nei paesi baltici e nordici;
    • 3. L’uso pubblico della storia nei paesi baltici e nordici;
    • 4. Il mito del pensiero politico scandinavo, nei paesi nordici e a livello globale.

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Bibliografia

  • Byrkjeflot – Mordhorst – Petersen 2022 = BYRKJEFLOT, Haldor, MORDHORST, Mads, PETERSON, Klaus, The making and circulation of Nordic models: an introduction, in IID. (eds.), The Making and Circulation of Nordic Models, Ideas, and Images, London, Routledge, 2022, pp. 1-10.
  • Götz 2016 = GÖTZ, Norbert, «Spatial politics and fuzzy regionalism: the case of the Baltic Sea area», in Baltic Worlds, 9, 3/2016, pp. 54-67.
  • Marklund 2017 = MARKLUND, Carl, «The Nordic Model on the Global Market of Ideas: The Welfare State as Scandinavia’s Best Brand», in Geopolitics, 22, 3/2017, pp. 623-639.
  • Musiał 2015 = MUSIAŁ, Kazimierz, Benevolent assistance and cognitive colonization: Nordic Involvement with the Baltic States since the 1990s, CLERC, Louis, GLOVER, Nikolas, JORDAN, Paul (eds.), Histories of Public Diplomacy and Nation Branding in the Nordic and Baltic Countries, Leiden, Brill, 2015, pp. 257-282.

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Come inviare un articolo

Gli autori interessati a rispondere alla call possono inviare un abstract di presentazione della loro proposta di massimo 1500 battute, una breve biografia (massimo 500 battute) all’indirizzo redazione.diacronie[at]studistorici.com entro il 23 aprile 2022.
Gli articoli devono avere una lunghezza compresa tra i 35.000 e i 55.000 caratteri (spazi inclusi) e devono rispettare le norme bibliografiche e redazionali (disponibili al link: https://www.studistorici.com/proposte-di-contributi/norme-bibliografiche-e-redazionali/)
Agli autori verrà notificata l’accettazione o il rifiuto della proposta entro il 30 aprile 2022. Gli articoli andranno inviati all’indirizzo della redazione entro il 30 giugno 2022. Tutte le proposte saranno soggette a una procedura di peer review a doppio cieco. La pubblicazione del numero è prevista per il dicembre 2022.
Abstract e articoli possono essere inviati in lingua italiana, inglese, francese, spagnola e portoghese. La traduzione dei contributi in portoghese sarà a cura della redazione.
Per ogni necessità di informazioni supplementari si prega di prendere contatto con la redazione: redazione.diacronie[at]studistorici.com

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Credits

  • Immagine della Call for paper: “St. Moritz, Switzerland 1928 and 1948” by NASA Goddard Space Flight Center on Flickr (CC BY 2.0)

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