ISSN: 2038-0925

Posts Tagged ‘ Italy ’

2/ Proyecciones de memoria del largo 1917: ecos simbólicos en el Partido Comunista de España y el Partido Comunista Italiano

di Andrea Donofrio e José Carlos Rueda Laffond Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, N. 31, 3|2017 . . ABSTRACT TESTO INTEGRALE L’AUTORE REFERENZE LICENZE . . Anonimo, Votate per i comunistiche, con i fatti, hanno dimostrato disaper costruire il socialismo, 1960. Riproduzione fotomeccanica diun manifesto elettorale del Pci(© L’immagine appartiene ai rispettivi proprietari / Property […]



4/ L’Albania fascista (1939-1943). Stato della ricerca e piste da seguire

di Redi Halimi Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, N. 31, 3|2017 . . ABSTRACT TESTO INTEGRALE L’AUTORE REFERENZE LICENZE . . “Coat of arms of Albania during Italian occupation” by Albinfo via Wikimedia Commons (Public Domain) . . Abstract Italiano Questo articolo intende fornire un quadro degli studi scientifici sull’occupazione italiana dell’Albania durante la Seconda […]



6/ I re soldati e la Nazione. L’esercito come strumento di legittimazione della monarchia sabauda 1848-1900

di Jacopo Lorenzini Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, N. 16, 4|2013 . . ABSTRACT TESTO INTEGRALE L’AUTORE REFERENZE LICENZE . . Raffaele Pontremoli (1832-1905), Morte del Maggiore Giacomo Pagliari presso la Porta Pia, 1893. Affresco. Desenzano del Garda (BS), Società Solferino e San Martino. Museo della Battaglia di San Martino. Particolare (attraverso Wikimedia Commons [Public […]



11/ El fascismo italiano y la Exposición Internacional de Barcelona de 1929

di Rubén Domínguez Méndez Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, N. 14, 2|2013 . . ABSTRACT TESTO INTEGRALE L’AUTORE REFERENZE LICENZE . . “Dibujo del Pabellón de Italia”, in Oficina del Comisario General del Gobierno Italiano, Exposición internacional de Barcelona 1929. Catálogo de la sección italiana,Milano-Roma, Casa Editorial de Artes, 1929, p. 5 . . Abstract […]



7/ La rappresentazione degli italiani nell’immaginario statunitense

di Stefano LUCONI – L’originario giudizio positivo della società statunitense verso gli italiani subì una progressiva involuzione a causa della provenienza dal Meridione di una crescente maggioranza degli immigrati che giunsero in America dall’Italia a partire dagli anni Settanta dell’Ottocento.
Gli italiani e i loro discendenti furono a lungo considerati individui inferiori agli anglo-sassoni, difficilmente assimilabili, propensi alla violenza, inclini alla criminalità, fautori del radicalismo politico e concorrenti sleali sul mercato del lavoro.
Tale valutazione fu alimentata in parte dalla scarsa considerazione di cui l’Italia godette negli Stati Uniti, ad eccezione di un breve periodo durante il fascismo, in parte dal lento inserimento sociale degli immigrati, e ha iniziato a essere superata soltanto alla fine del Novecento.



5/ L’immagine dell’Italia in Serbia (1950-1965). Dalla questione di Trieste alla cultura di massa

di Francesca ROLANDI Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, N. 5, 1|2011 In questo saggio ci concentreremo su come l’immagine dell’Italia, durante il quindicennio 1950-1965, cambi in Serbia, influenzata in ciò dagli eventi politici che caratterizzano le relazioni tra i due paesi. Se all’inizio del periodo considerato a dominare sono i toni cupi, dalla sistemazione della […]



3/ “Par delà le Gothard”. Les matches Italie-Suisse et la consolidation des champs footbalistiques italien et suisse dans l’entre-deux guerres

di Grégory QUIN e Philippe VONNARD – Dans cet article, autour des rencontres internationales de football entre l’Italie et la Suisse, apparaissant comme autant de fenêtres ouvertes sur les dynamiques de l’institutionnalisation du football dans les années 1920 et 1930 en Europe continentale, notre ambition est double. D’une part, nous cherchons à examiner les processus de la consolidation des champs footballistiques italien et suisse dans l’entre-deux-guerres. D’autre part nous envisageons d’observer les répercussions de ces processus dans les commentaires journalistiques produits dans la presse helvétique (francophone et germanophone), tout particulièrement en matière de circulation des représentations nationales.



9/ Gli italiani all’estero : il caso ottomano

di Luca ZUCCOLO – Quali sono state le dinamiche migratorie che hanno condotto gli italiani nel Mediterraneo orientale e in modo particolare a Istanbul? Un’analisi dei temi dell’identità italiana e del meticciato nella comunità istanbuliota, conduce a soffermarsi sull’evoluzione storica della comunità italiana. La presenza e l’importanza della componente ebraica all’interno della comunità italiana di Istanbul rappresentarono una variabile non trascurabile.



2/ L’Italia alla periferia del Mediterraneo. Le relazioni italo-spagnole tra XIX e XX secolo : politica, economia e società

di Matteo TOMASONI – La nascita del Regno d’Italia contribuì a cambiare notevolemente le relazioni politico-economiche all’interno dell’Europa del XIX secolo. Paesi come Gran Bretagna, Francia o Germania dovettero considerare la presenza del modesto stato meridionale, soprattutto nell’ottica di future espansioni nell’arco del Mediterraneo. Da parte sua, la Spagna – implicata in una grave e secolare decadenza politica – non potè far a meno che dirigere la sua attenzione verso il vicino e storico “cugino” linguistico. Nonostante un’inizio difficoltoso, le relazioni tra i due paesi si trasformarono in un continuo intercambio di accordi, trattati ed addirittura proposte culturali. L’avvicinamento della Spagna durante la prima metà del XX secolo, fu consolidata anche dall’inarrestabile ascesa del fascismo italiano che contribuirà – durante il grave conflitto civile – alla nascita non solo di un “fascismo spagnolo” ma di una vero e proprio stato dittatoriale governato dall’«amico» Francisco Franco.



6/ L’immagine degli italiani in Brasile

di João Fábio BERTONHA – Negli ultimi centocinquanta anni, quasi un milione e mezzo di italiani sono emigrati in Brasile, originando immagini e rappresentazioni di loro stessi all’interno della società brasiliana. Cattolico, anarchico, civilizzatore, sovversivo: furono queste le immagini che caratterizzararono l’Italiano in questi anni. L’obiettivo principale di questo saggio è quello di discutere gli innumerevoli mutamenti – sopravvenuti nel corso di questo lungo lasso di tempo – di queste rappresentazioni e il loro rapporto con l’inserimento degli italiani nella società brasiliana



8/ L’immagine degli italiani in Belgio. Appunti geostorici

di Antonio CANOVI – L’emigrazione italiana in Belgio si è connotata con l’immagine della miniera.
Quali meccanismi sociali hanno agito per condurre all’identificazione dell’italianità in Belgio con il mestiere di minatore? Una chiave di lettura ci è fornita dalle strategie messe in atto dalla comunità italiana per avviare un processo di autoinclusione nella società belga…



1/ Un entusiasmo in declino: un nuovo sguardo sulla percezione del Risorgimento in Polonia (1848-1871)

di Lidia JUREK – Il Risorgimento è sempre stato considerato dagli storici polacchi e italiani un’ esperienza che ha profondamente entusiasmato l’élite polacca nei confronti della causa nazionale. Questo articolo intende invece sottolineare quanto il movimento italiano abbia in realtà fortemente polarizzato la politica polacca. Le principali fazioni politiche, superata una prima fase di entusiasmo, si sono allontanate dal Risorgimento, sia pure per ragioni molto diverse. A partire da queste reazioni alle vicende italiane, i polacchi hanno costruito concetti nazionali che sono stati consolidati nel corso degli intensi dibattiti sul Risorgimento. In questo senso le élite polacche hanno reinventato il significato della loro nazionalità all’interno di un discorso sul nazionalismo italiano.



3/ L’occupation italienne en France de 1940 à 1943. Administration souveraineté, rivalités

di Diane GRILLÈRE Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, N. 4, 3|2010 De septembre 1939 à juin 1940, malgré le pacte d’Acier, l’Italie fasciste, dans la guerre en cours, s’en tient à une politique de non belligerance […» Scarica l’articolo completo in PDF] .  Per citare questo articolo GRILLÈRE, Diane, «L’occupation italienne en France de 1940 […]



5/ Intervista a Marta Ottaviani

Intervista a Marta Ottaviani di Luca ZUCCOLO Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, N. 4, 3|2010 Marta Ottaviani, giornalista e scrittrice, si confronta con Luca Zuccolo sul ruolo e il retaggio storico della Turchia. Le domande sono state elaborate da Luca Zuccolo. L’intervista è stata realizzata a Istanbul nel giugno 2010 da Luca Zuccolo.[…» Scarica l’articolo […]



3/ L’Altro internato. Caratteri dell’internamento civile nell’Abruzzo fascista

di Giampaolo AMODEI Diacronie. Studi di Storia Contemporanea : il dossier : Davanti e dietro le sbarre : forme e rappresentazioni della carcerazione, N. 2, 1|2010 Nel Novecento l’esclusione si applica in maniera metodica e regolamentata all’interno dei confini statuali come procedura legata alla guerra. Essa diventa strumento di esercizio del momento bellico. L’”Altro” sarà, […]



1/ Carcerazione, diritti e condizione detentiva in Italia dal Regio Decreto 787/1931 alla riforma del 1975

di Fausto PIETRANCOSTA Diacronie. Studi di Storia Contemporanea : il dossier : Davanti e dietro le sbarre : forme e rappresentazioni della carcerazione, N. 2, 1|2010 Il tentativo di non apportare radicali cambiamenti all’interno dell’istituzione carceraria limitò e rese vane le garanzie, pur sancite dalla stessa legge n. 354 del 1975, poiché un’istituzione che continuava […]



5/ I prigionieri di guerra italiani negli Stati Uniti e il dilemma della cooperazione (1944-46)

di Mario DE PROSPO – Nella variegata realtà della prigionia di guerra italiana nell’ultimo conflitto, ha avuto sue precise peculiarità la vicenda dei 50.000 militari detenuti negli Stati Uniti. Dopo l’8 settem-bre, da nemici, essi diventarono “alleati” degli anglo-americani. I comandi statunitensi proposero loro un’adesione volontaria e individuale ad un programma di cooperazione, senza avere mai l’avallo ufficiale del governo Badoglio. Per i prigionieri non si trattò di una scelta semplice. Sperando in un miglioramento delle condizioni materiali e maggiori libertà, la maggioranza scelse di collaborare, ma a spingerli fu soprattutto la stanchezza dopo lunghi anni di guerra. Marginali furono invece le scelte motivate politicamente. Chi decise di non cooperare non ebbe vita facile. Emblematico è il caso del campo Hereford, dove emerse un gruppo di ufficiali con provenienze ideologiche eterogenee che diede vita ad una vivace dialettica politica e culturale.