ISSN: 2038-0925

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19/ RECENSIONE: Attilio De Gasperi, Roberta Ferrazza (a cura di), “Italiani di Istanbul: figure, comunità e istituzioni dalle Riforme alla Repubblica 1839-1923”, Torino, Fondazione Giovanni Agnelli, 2007, XII + 427 p.

a cura di Luca Zuccolo – Il volume collettaneo, frutto del convegno internazionale tenutosi a Istanbul nel 2006 su patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura, del Liceo Italiano IMI e dell’Associazione di amicizia Italo-Turca, ponendosi all’interno del vasto panorama letterario sulle migrazioni italiane, ne emerge con una tematica nuova e ancora poco studiata: la Comunità Italiana di Istanbul (Constantinopoli), la sua evoluzione socio-politica, la sua influenza sul mondo ottomano-turco, il suo contributo alla società ottomana, e le sue memorie. La scarsa attenzione data fin’ora alle migrazioni dei nostri connazionali verso la riva orientale del mediterraneo, infatti, ha creato una sorta di vuoto di memoria riguardo le vicende e le storie di migliaia di Italiani che, per lavoro o perché in cerca di fortuna, per ragioni politiche o in quanto artisti, sono stati attratti dall’Impero Ottomano e vi si sono stabiliti portando con sé un po’ di Italia. La memoria, il ricordo e la loro valorizzazione, quindi, sono alla base di questo lavoro a più mani, frutto della collaborazione di studiosi Italiani e Turchi. Nondimeno, dietro questo primo approccio si sviluppa una lunga e più profonda serie di questioni, le quali nel loro complesso descrivono e spiegano cosa significava e cosa significa essere italiani in Turchia.



12/ Rappresentazioni e auto-rappresentazioni dell’Italia e degli italiani a Grenoble nell’immediato dopoguerra

di Giulia FASSIO – Nell’immediato dopoguerra a Grenoble – meta di un’immigrazione Italiana di lunga durata, che si accentua e si trasforma negli anni Trenta de Novecento – una parte della comunità italiana s’impegna nella costruzione e ricostruzione di un’immagine positiva (o meno negativa) dell’Italia.
La città è reduce dall’occupazione tedesca, che succede – dall’8 settembre 1943 – a quella italiana, ed è insistendo sul nemico comune e sulla Resistenza “transfrontaliera” che gli Italiani cercano di riacquistare credibilità presso i francesi.



10/ Anarchici italiani negli Stati Uniti. Le biografie parallele di Mattia Giurelli e Alberto Guabello

di Carlo De MARIA – L’analisi delle esperienze migratorie di Mattia Giurelli e Alberto Guabello mette in luce aspetti meno indagati dalla storiografia , che ha a lungo trascurato, anche per la difficoltà di reperire le fonti, quella parte del movimento operaio emigrata dall’Italia. Nei due profili biografici si coglie l’occasione di poter approcciare la storia del movimento operaio negli Stati Uniti, dei movimenti anarchici e dell’emigrazione. Sia Giurelli che Guabello mostrarono di essere animati non solo dalla necessità, ma anche dalla volontà di partire. L’esperienza del sindacalismo anarchico di Paterson restituisce una delle immagini dell’emigrazione italiana negli Stati Uniti.



1/ La «Frontera Sur». Il confine dimenticato

di Matteo Tomasoni Diacronie. Studi di Storia Contemporanea : il dossier [on-line], N.1, 19/10/2009 [ANTEPRIMA] – Nel profondo sud della Spagna, ai limiti del continente europeo, esiste un confine che negli ultimi anni ha assunto un’importanza cruciale nelle relazioni tra il nord ed il sud del mondo. Eppure la linea che demarca quest’area si contraddistingue […]