ISSN: 2038-0925

10/ Le Environmental Humanities: una conversazione con Dipesh Chakrabarty

di Dipesh CHAKRABARTY

a cura di Roberta BIASILLO e Johan GÄRDEBO

traduzione di Filippo CALISSI

Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, N. 44, 4|2020

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ABSTRACT TESTO INTEGRALE GLI AUTORI REFERENZE LICENZE

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"Mother Earth" by Adrianos777 via Wikimedia Commons (CC BY-SA 4.0)

“Mother Earth” by Adrianos777 via Wikimedia Commons (CC BY-SA 4.0)

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Abstract


Italiano

Il titolo di questa conversazione é Tangled in knots: pasts, presents and futures of the Environmental Humanities (EH). Sulla base degli studi di Dipesh Chakrabarty si discuteranno alcune tensioni metodologiche e teoriche che affrontano le questioni ambientali. Quali sono le scale di analisi e come si combinano o escludono a vicenda? Quali sono le potenzialitá e i limiti di un approccio interdisciplinare e cosa contraddistingue le scienze sociali e gli studi umanistici? Che cosa è cambiato nella storia ambientale e nell’approccio all´ambiente negli ultimi decenni?

Parole chiave: Environmental Humanities, Globo vs Pianeta, Ingiustizia ambientale, Scale di analisi, Temporalità.

 

English

The title of this conversation is Tangled in knots: pasts, presents and futures of the Environmental Humanities (EH). By reference to Dipesh Chakrabarty’s work, some methodological and theoretical tensions across the environmental humanities are discussed. What are the scales of analysis and how do they combine with or exclude each other? What are the potentialities and limitations of an interdisciplinary approach and what are the distinguishing features, respectively, of the social sciences and the humanities? What are the main changes in the environmental history and in the environmental approach over the last few decades?

Keywords: Environmental Humanities, Environmental Injustice, Globe vs Planet, Scales of Analysis, Temporalities.

 
 

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Testo integrale


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Gli autori


Dipesh CHAKRABARTY è una delle voci più autorevoli e innovative nell’ambito delle discipline umanistiche, con particolare riferimento alla storia sociale e ambientale e agli studi postcoloniali. Tra le altre affiliazioni, è Laurence Kimpton Distinguished Service Professor in History, South Asian Languages and Civilizations, and the College presso la University of Chicago. I suoi libri più recenti sono: Crisis of Civilization. Exploring Global and Planetary History (New Delhi, Oxford University Press, 2018) e Calling of History: Sir Jadunath Sarkar and His Empire of Truth (University of Chicago Press, 2015). È autore del celebre saggio «The Climate of History: Four Thesis» pubblicato in «Critical Inquiry» nel 2009. Il suo libro più noto e che ha influenzato tutti gli studi post- e de-coloniali Provincializing Europe: Postcolonial Thought and Historical Difference (Princeton-Oxford, Princeton University Press, 2001) è stato tradotto in molte lingue, compreso l’italiano. È membro fondatore della redazione di «Subaltern Studies» e di «Postcolonial Studies» e collabora con «Critical Inquiry».

Roberta BIASILLO è ricercatrice in storia dell’ambiente. Attualmente è Max Weber Fellow presso lo European University Institute di Fiesole. Ho conseguito il dottorato di ricerca in Storia dell’Europa Moderna e Contemporanea all’Università di Bari e svolto attività di ricerca presso il Rachel Carson Center di Monaco di Baviera e il KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma. I suoi interessi di ricerca si concentrano sulle questioni forestale e territoriale nell’Italia liberale e sulla colonizzazione libica durante il fascismo.

Johan GÄRDEBO è un ricercatore specializzato in storia della scienza, della tecnologia e ambiente. I suoi interessi di ricerca coprono i saperi tecno-scientifici, la diplomazia legata alle questioni ambientali, la politica di aiuti internazionali, la gestione informatica dei dati riguardanti i fenomeni naturali. La sua tesi di dottorato Environing Technology (http://kth.diva-portal.org/smash/record.jsf?pid=diva2%3A1296384&dswid=-8047) analizza gli impatti che il sistema svedese di monitoraggio satellitare ha svolto durante la Guerra Fredda. È attualmente ricercatore presso la l’Università di Linköping all’interno del progetto Just Transformation (https://liu.se/en/research/the-fossil-free-society-places-politics-and-ethics) e si occupa di transizione energetica di quelle che furono città industriali svedesi.

Filippo CALISSI è studente del Corso di laurea triennale “Scienze per la pace: cooperazione internazionale e trasformazione dei conflitti” presso l’Università di Pisa. La sua tesi di laurea verterà sul nesso tra la presenza dei quartieri di colore e la localizzazione dei siti inquinanti. Tra il luglio e il settembre del 2020 ha svolto un tirocinio presso il KTH Environmental Humanities Laboratory di Stoccolma focalizzato sulla tematica della giustizia ambientale.

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Per citare questo articolo


CHAKRABARTY, Dipesh, «Le Environmental Humanities: una conversazione con Dipesh Chakrabarty», Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, N. 44, 4|2020

URL: <http://www.studistorici.com/2020/12/29/chakrabarty_numero_44/>

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Licenze


Creative Commons License«Le Environmental Humanities: una conversazione con Dipesh Chakrabarty» by Dipesh Chakrabarty / Diacronie. Studi di Storia Contemporanea is licensed under a Creative Commons Attribuzione – Condividi allo stesso modo 3.0 Unported.

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