2/ Le donne e la polizia sotto il Primo Impero: sospette, resistenti, cooperanti?
Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, N. 63, 3|2025
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| ABSTRACT | TESTO INTEGRALE | L’AUTORE | REFERENZE | LICENZE |
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“Jacques-Albert Senave (1758–1823), Le Marché de la Vallée (1810 c.ca). Olio su tela, Musée Carnavalet.” by Pyb via Wikimedia Commons (Public Domain)
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Italiano
Il Primo Impero fu un periodo di miglioramento delle tecniche di sorveglianza della polizia per tutte le categorie di individui considerati sospetti o pericolosi per la sicurezza dello Stato. Tuttavia, poche donne sembrano essere presenti negli archivi della polizia. Questa ricerca si interroga sull’invisibilità delle donne soggette all’azione della polizia napoleonica: furono forse trattate in modo diverso, secondo un’ottica stereotipata che le considerava meno pericolose degli uomini? In primo luogo, l’articolo evidenzia le misure adottate dalla polizia napoleonica negli anni del Consolato e dell’Impero nei confronti delle donne sorvegliate o sospettate. Poi, in contrasto con tali visioni istituzionali, considera l’agency di queste donne nello sfidare il regime di Napoleone, sia per motivi politici che per una più ordinaria delinquenza, e persino, per contribuire al mantenimento dell’ordine politico, come informatrici della polizia.
Parole chiave: donne, informatore, Napoleone, polizia, sorveglianza.
English
The First Empire was a period of improvement in police surveillance techniques for all categories of individuals considered suspicious or dangerous to state security. However, few women appear to be present in police archives. This research questions the invisibility of women subjected to police action: were they treated differently to men by the Napoleonic police, according to the stereotypical view that considered them less dangerous? First, the article highlights the measures taken by the Napoleonic police against women who were under surveillance or suspected during the Consulate and Empire years. Then, in contrast to such institutional views, it considers the agency of these women in challenging Napoleon’s regime, both for political reasons and for more ordinary delinquency, and even in contributing to the maintenance of political order as police informers.
Keywords: Informer, Napoleon, Police, Surveillance, Women.
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Jeanne-Laure Le Quang è professoressa associata alla CY Cergy Paris Université e ricercatrice associata presso l’Institut d’Histoire Moderne et Contemporaine (IHMC). Le sue ricerche riguardano la polizia e l’ordine pubblico, nonché le questioni relative alla detenzione e alla relegazione, tra la fine del XVIII secolo e la Restaurazione. Si interessa anche alle pratiche di applicazione della legge durante la Rivoluzione francese. Tra i suoi lavori recenti, ha pubblicato, insieme ad Alexandre Guermazi e Virginie Martin, Exécuter la loi (1789-1804), Paris, Éditions de la Sorbonne, 2018; ha co-diretto diversi numeri di riviste, in particolare La Révolution française : L’étranger en révolution(s), 22, 2022; La Révolution française : La loi sous le Directoire, 26, 2024; Cahiers d’histoire. Revue d’histoire critique : Police & démocratie 19e-21e siècles, 162, 1/2025.
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LE QUANG, Jeanne-Laure, «Le donne e la polizia sotto il Primo Impero: sospette, resistenti, cooperanti?», Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, N. 63, 3|2025
URL: <http://www.studistorici.com/2025/09/29/lequang_numero_63/>
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