22/ Aviazione legionaria: il comando politico-strategico e tecnico-militare delle forze aeree impiegate nel conflitto civile spagnolo
di Edoardo GRASSIA
Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, N. 7, 3|2011
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ABSTRACT | TESTO INTEGRALE | L’AUTORE | CITAZIONE | LICENZA |
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Italiano
Nel conflitto civile spagnolo intervennero 5699 militari e oltre 700 aerei della Regia Aeronautica italiana. Questa compagine, per non esporre bandiere o coccarde italiane vista la segretezza dell’intervento bellico in terra straniera, assunse il nome di Aviazione Legionaria. Nel mio articolo cercherò di mettere in luce le anomalie italiane del vertice politico-strategico che portarono alla decisione di intervenire nel conflitto spagnolo, visto che presero parte a questa decisione autorità estranee all’intervento militare e non intervennero, altresì, coloro che ne avevano piena autorità, nonché le forti stranezze circa l’impiego e il comando del “mezzo aereo”, spesso utilizzato secondo il retaggio delle forze terrestri in sostituzione dell’artiglieria o dei carri armati. Considerando, infine, il conflitto civile spagnolo quale preludio della Seconda Guerra Mondiale, in conclusione porrò in luce come l’impegno assunto in Spagna apportò dei falsi insegnamenti dal punto di vista militare, per altro perpetuati nel più impegnativo conflitto mondiale, nonché la riconducibilità delle mancanze di materiale bellico lamentate dal duce italiano nel 1943 alla scarsa lungimiranza italiana nel suo impegno a fianco del Generalissimo Francisco Franco.
Parole chiave: Aviazione Legionaria (italiana), Mario Roatta, Ufficio Spagna, Comando Truppe Volontarie, Regia Aeronautica.
English
In the Spanish Civil War 5699 soldiers and more than 700 planes of the Italian Regia Aeronautica (Italian Royal Air Force) intervened. This military unit, in order not to put out Italian flags or badges, having regard to the secrecy of the military intervention in a foreign country, was named Legionary Air Force. In my article I will try to highlight the Italian anomalies of the political-strategic highest authorities who led to the decision of intervening in the Spanish conflict, since leaders that had no competent authority took part in the decision of the military intervention, while those who had full powers did not take part in it. Moreover, I will try to underline the heavy oddities related to the employment and the command of the aircraft which was often used according to the old legacy of the land force in order to substitute the artillery or the tanks. Finally, considering the Spanish conflict as a prelude to the Second World War, I will point up how the commitment in Spain led to false instructions in the military domain, maintained in the most challenging world conflict, as well as how the want of war material complained by the Italian duce in 1943 is to ascribe to the Italian limited far-sightedness in its commitment alongside Generalissimo Francisco Franco.
Keywords: Italian Legionary Aviation, Mario Roatta, Spain Office, Corps of Volunteer Troops, Italian Royal Air Force.
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Edoardo Grassia, laureato in Sociologia (V.O.) presso l’Università “La Sapienza” di Roma, è ora studente del corso di laurea in Storia presso la stessa università. Si è occupato dell’Aviazione Legionaria da Bombardamento, da cui è nata la pubblicazione: L’Aviazione Legionaria da bombardamento (Spagna 1936-1939). Iniziare da stanotte azione violenta su Barcellona, Roma, IBN Editore, 2009. Svolge regolarmente attività di studio e di ricerca in ambito storico e storico-militare.
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GRASSIA, Edoardo, «Aviazione legionaria: il comando politico-strategico e tecnico-militare delle forze aeree impiegate nel conflitto civile spagnolo», Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, N. 7, 3|2011,
URL:<http://www.studistorici.com/2011/071/29/grassia2_numero_7>
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Per la precisione il maresciallo Badoglio fu nominato capo di stato maggiore generale il 4 maggio 1925 e rimase in carica fino al 4 dicembre 1940 quando fu “dimissionato” a seguito della campagna di Grecia..
Credo che il Sig. Bonaiti faccia riferimento alla mia breve presentazione del Generale Pietro Badoglio dove, erroneamente, ho scritto che “dopo la vittoria in Etiopia, fu nominato Capo di Stato Maggiore Generale…”, carica che invece, come giustamente indica il Sig. Bonaiti, era già rivestita dal 4 maggio 1925. La vittoria in Etiopia lo coprì di altre cariche.