27 gennaio – Giorno della Memoria
OLOCAUSTO
Speciale Diacronie – 2012
A cura di:
Stefania Elena Carnemolla |
Si immagini ora un uomo a cui, insieme con le persone amate, vengano tolti la sua casa, le sue abitudini, i suoi abiti, tutto infine, letteralmente tutto quanto possiede: sarà un uomo vuoto, ridotto a sofferenza e bisogno, dimentico di dignità e discernimento, poiché accade facilmente, a chi ha perso tutto, di perdere se stesso.
(Primo Levi, Se questo è un uomo, Torino, Einaudi, 1989, p. 43)
Sono passati 65 anni dalla prima pubblicazione di Se questo è un uomo, nell’ormai lontano 1947. Eppure questo testo, unico nel suo genere, è ancora un libro di tremenda attualità, testimone di una generazione che ha vissuto e che soffre ancor oggi le terribili cicatrici lasciate da un’epoca che alla maggior parte di noi, sembra già lontana. Dimenticare ciò che è stato, sarebbe l’errore più grave che potremmo commettere. Non ‘ricordare’ i fatti, le immagini, le memorie di coloro che hanno vissuto tutto ciò, sarebbe come perdere una parte della nostra propria identità. Il 27 gennaio, ancora una volta, fermiamoci anche solo per un attimo, riflettiamo e meditiamo su queste parole, consideriamoci parte di questa storia.
La redazione di Diacronie
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Memorie
Soltanto molti anni dopo ho appreso che alcuni tentativi di raggiungere la Svizzera attraverso le montagne erano finiti in modo tragico proprio perché i malcapitati erano stati intercettati da un posto di frontiera fascista ed erano finiti nei campi di concentramento nazisti.
(‘Memorie di Guerra’, di Alessandro Olschki)
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Approfondimento I
Documenti e testimonianze sul saccheggio della Biblioteca della comunità ebraica di Roma
a cura di Stefania Elena Carnemolla (2007)
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All’inizio fu un Bechstein, un pianoforte a coda appartenuto a Franz Listz. Il cimelio si trovava da anni in una sala dell’Accademia Musicale Chigiana, fondata dal conte Guido Chigi Saracini nel 1932. Il dottor Avi Beker, del Congresso Mondiale Ebraico, in una lettera alla Commissione Anselmi, chiamata ad indagare sulla spoliazione dei beni degli ebrei italiani, chiese se non fosse quello di un ebreo morto nell’Olocausto. Più tardi, si scoprì che il Bechstein era stato donato al conte dal signor Roberto Almagià, che lo aveva acquistato ad un’asta per poterlo regalare alla moglie pianista. Fu poi la volta dei quadri, delle opere d’arte. E delle biblioteche. Di una, in particolare. Nel 1999, durante un incontro con la Commissione interministeriale per il recupero delle opere d’arte trafugate durante la Seconda Guerra Mondiale, ricordando il saccheggio ai danni della Biblioteca della Comunità Ebraica romana, un componente della Commissione Anselmi chiese che notizie se ne avessero. Quel commissario era l’avvocato Dario Tedeschi, consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e oggi presidente della Commissione per il recupero del patrimonio bibliografico della Comunità ebraica di Roma razziato nel 1943 istituita dal governo italiano nel 2002 per poter adempiere ad una raccomandazione della Commissione Anselmi.
La Biblioteca della Comunità Ebraica di Roma si era costituita come corpo unico agli inizi del Novecento, allorquando vi confluirono le collezioni di alcune confraternite e sinagoghe, le cosiddette scòle. La raccolta era fra le più ricche d’Europa: manoscritti, incunaboli, soncinati, cinquecentine, opere del Seicento e del Settecento giuntevi da Venezia e Livorno, scritti dell’Ottocento. Ed ancora, opere provenienti da Costantinopoli, Salonicco, Amsterdam, Cracovia, Lublino, Lisbona. Non solo testi religiosi, ma anche opere di filosofia, matematica, storia, medicina, numismatica, letteratura.
Nell’autunno del 1943, dopo aver estorto agli ebrei romani cinquanta chili d’oro, i tedeschi asportarono libri, incunaboli, palinsesti e manoscritti della Biblioteca comunitaria. Stessa sorte toccò a quella del Collegio Rabbinico Italiano, alloggiata, similmente alla prima, all’interno del Tempio Maggiore, a Lungotevere de’ Cenci. Grazie alla cassaforte della Sinagoga e agli armadi dell’ufficio rabbinico, sfuggirono alla razzia i codici biblici membranacei della Comunità, nonché alcune centinaia di volumi a stampa, fra cui diversi incunaboli.
Il 14 ottobre, alcuni facchini della ditta Otto & Rosoni caricarono l’intera Biblioteca comunitaria e parte di quella del Collegio Rabbinico su due vagoni merci delle Ferrovie tedesche contrassegnati dalle sigle DRPI MUNCHEN-97970-C e DRPI MUNCHEN-97970-G. Il 23 dicembre toccò al resto della Biblioteca rabbinica, che lasciò Roma su un vagone diretto a Francorte. La Biblioteca del Collegio Rabbinico venne ritrovata dall’esercito americano poco dopo la guerra e dal centro di raccolta di Offenbach, in Germania, riportata in Italia, cosa di cui si incaricò l’ufficiale italiano Carlo Rupnik. Ma davvero fu restituita integralmente? La Biblioteca comunitaria si è invece come volatilizzata. In mancanza di una catalogazione completa, difficile dire quale ne fosse la reale consistenza. Si parla di più di settemila fra libri e manoscritti. Gli inventari esistenti – quello di Angelo Di Capua relativo alla confraternita di Talmud Torah, quindi quello redatto da Isaia Sonne negli anni Trenta – sono difatti assai parziali. Esistono tuttavia i facsimili dei timbri con cui la Comunità era solita contrassegnare i propri libri. Una pratica, contestualmente all’uso di etichette, seguita anche per quelli del Collegio Rabbinico. Contrassegni e inventari sono ora a disposizione di Ekaterina Genieva, direttore della Biblioteca di Letteratura Straniera «M. I. Rudomino» di Mosca. Le ricerche ad oggi condotte fra Germania, Stati Uniti, Israele, sembrano infatti avvalorare l’ipotesi che la Biblioteca della Comunità Ebraica di Roma possa trovarsi nell’ex Unione Sovietica, portatavi dall’Armata Sovietica a sèguito dell’occupazione dei territori tedeschi. La Biblioteca come trofeo di guerra, quindi. Cosa rende «particolare» la ricerca di una simile biblioteca? «Come cercare oggetti scuri in una stanza buia» così Ekaterina Genieva. Eppure, è fiduciosa, nonostante le collezioni ebraiche di San Pietroburgo, scandagliate con l’aiuto del professor Yakerson, un’autorità in fatto di libri e manoscritti ebraici, non abbiano dato i risultati sperati.
La caccia alla Biblioteca scomparsa si è ora spostata a Mosca. «Dopo San Pietroburgo» spiega «è mutata la nostra percezione su come affrontare le future indagini. Chi dice che quanto cerchiamo non possa ad esempio trovarsi nei musei? Pensiamo a quello di Culture Orientali di Mosca, tanto che abbiamo interpellato il professor Zaitzev, sollecitando un’analisi a riguardo. Quante sono le possibilità, gli abbiamo chiesto, che la collezione che stiamo cercando possa trovarsi in quel museo?».
E chissà che l’Archivio militare di Mosca qualcosa non sappia di quei libri, di quei manoscritti. Probabile. Biblioteche, musei, archivi militari e archivi in genere, in ogni caso il primo passo dovrà essere lo studio minuzioso dei cataloghi.
E se invece la Biblioteca non fosse mai stata inventariata? Né è da credere che sia finita fra le maglie del mercato antiquario. Piuttosto, ci piace pensare che sia stata dimenticata, abbandonata e che ancora giaccia, ancora sigillata, in casse negli scantinati di un museo o di una grande biblioteca.
(continua: Intervista a Dario Tedeschi, presidente della Commissione del governo italiano per il recupero del patrimonio bibliografico della comunità ebraica di Roma)
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Approfondimento II
2. Il saccheggio della biblioteca della comunità ebraica di Roma
Dal ‘Diario di Rosina Sorani’
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La mattina, come il solito, eravamo tutti in Ufficio […] quando ci siamo visti invadere gli Uffici dai soldati tedeschi: erano circa una quarantina tra ufficiali, soldati ed interpreti. I soldati erano armati coi fucili mitragliatori e nella strada vi erano delle mitragliatrici e due grossi carri armati che sarebbero dovuti servire per sfondare il portone caso mai lo avessero trovato chiuso.
Mercoledì 29 settembre 1943
Varie centinaia di Ebrei sono stati presi dai tedeschi nei vari rioni di Roma e specialmente nel Ghetto. Sin dalla mezzanotte del venerdì hanno piantonato i portoni di quelli che dovevano essere presi ed alla mattina del sabato alle sei hanno cominciato la retata che è durata per varie ore.
Sabato 16 ottobre 1943
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Approfondimento III
3. Documenti sul saccheggio della biblioteca
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- Testimonianza del Presidente della Comunità Israelitica di Roma, Ugo Foà e del Presidente della Unione delle Comunità Israelitiche Italiane, Dante Almansi (1943)
- Testimonianza dell’avvocato Attilio Milano (1961)
- Testimonianza del bibliotecario Fabian Herskovitz (1961)
- Testimonianza dell’azienda Otto & Rosoni (1961)
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Approfondimento IV
4. Rapporto finale del Governo Italiano
SULL’ATTIVITÀ DELLA COMMISSIONE PER IL RECUPERO DEL PATRIMONIO BIBLIOGRAFICO DELLA COMUNITÀ EBRAICA DI ROMA, RAZZIATO NEL 1943
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http://www.governo.it/Presidenza/USRI/confessioni/rapporto/rapporto_finale_attivita_Commissione2.pdf
(26 febbraio 2009)
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Approfondimento V
5. Immagini della restituzione del Pentateuco
edito nel 1680 ad Amsterdam da Uri Phoebus Halevy e appartenuto alla
Biblioteca del Collegio Rabbinico
Hannover, Simposio sulle Biblioteche razziate dai nazisti (2005)
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Approfondimento VI
Filmati provenienti dal Memoriale di Stato di Khatyn,
Ministero della Cultura della Repubblica di Bielorussia
Tutto il materiale è disponibile su http://www.khatyn.by/en/
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Approfondimento II
7. La “deportazione militare”. La testimonianza di un soldato italiano
Da Cefalonia a Minsk, parla un sopravvissuto delle infamie naziste
a cura di Stefania Elena Carnemolla
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Approfondimento VIII
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Processi
- Processo di Norimberga
- Processi in Italia per criminali nazisti
- Processi all’estero per criminali nazisti
European Holocaust Research Infrastructure (EHRI)
Video e materiale audiovisivo
- European Holocaust Research Infrastructure (video di presentazione da YouTube)
- Testimonianze dai lager (Radio Televisione Italiana)
- Liberazione di un lager (da YouTube)
- USC Shoah Foundation Institute for Visual History and Education
- Yale University Library Fortunoff Video Archive for Holocaust Testimonies
- British Library. Oral history: Jewish Experience in Britain and Holocaust Testimonies
Altro
- The Beth Shalom Holocaust Web Centre
- Topographie des Terrors
- Calendario di Italo TIBALDI sulla deportazione politica e razziale italiana nei lager di sterminio nazisti
- Dizionario della Deportazione
- Filmografia sulla deportazione
- Libri on line sulla Shoah e la deportazione (con possibilità di download)
Olocausto: beni culturali e risarcimenti
- Lootedart
- Lost Art Internet Database
- The Conference on Jewish Material Claims against Germany
- ITS – International Tracing Service di Bad Arolsen al servizio delle vittime delle persecuzioni naziste e loro famiglie
Manifestazioni (tutte le altre manifestazioni si possono rinvenire sui siti dei musei e istituzioni e in elenco nei file indicati)
- Fondazione Memoria della Deportazione e Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti
- Milano ricorda la Shoah, concerto al Conservatorio Giuseppe Verdi
- I nomi della Shoah in Italia progetto Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano (dal 26 gennaio attivo presso: http://www.nomidellashoah.it)
- International Holocaust Remembrance Day a Yad Vashem
Mostre on line (tutte le altre mostre si possono rinvenire sui siti dei musei e istituzioni e in elenco nei file indicati)
- Fondazione Memoria della Deportazione e Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti
- La persecuzione degli Ebrei in Italia dal 1938 al 1945 attraverso i documenti dell’epoca del Museo della Shoah di Milano
Lager
- Auschwitz
- Belzec
- Bergen Belsen
- Bolzano
- Borgo San Dalmazzo
- Breitenau
- Buchenwald
- Chelmno
- Dachau
- Dora Mittelbau
- Drancy
- Esterwegen
- Flossenbürg
- Fossoli
- Gross Rosen
- Gusen
- Majdanek
- Mauthausen
- Natzweiler
- Neuengamme
- Ravensbrück
- Risiera di San Sabba
- Sachsenhausen
Fondazioni, associazioni, centri e musei in Italia
- Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano
- Fondazione Memoria Della Deportazione di Milano
- Associazione Nazionale Ex Internati
- Lager e Deportazione – Città di Nova Milanese
- Deportati 4 gennaio 1944
- Terenzio Baldovin
- Francesco Galeotti
- Museo della Shoah di Milano
- Museo della Shoah di Roma
- Comunità Ebraica di Roma
- Museo Resistenza, Deportazione, Guerra, Diritti e della Libertà di Torino
- Museo e Centro di Documentazione della Deportazione e Resistenza di Prato
- Museo Audiovisivo della Restitenza di Massa Carrara e La Spezia
Musei e altri memoriali all’estero
- United States Holocaust Memorial Museum
- Yad Vashem
- Anne Frank Museum
- Ghetto Fighters’ House Museum
- Jewish Historical Museum
- Riga Ghetto amd Latvian Holocaust Museum
- Denkmal für die ermodeten
- Jewish Museum in Prague
- The Breman Jewish Heritage & Holocaust Museum
- Museum of Jewish Heritage, a living memorial to the Holocaust
- Le mémorial de la Shoah
- Memoriaal, Museum en Documentatiecentrum over Holocaust en Mensenrechten
- The Vilna Goan Jewish State Museum
- The Jewish Museum, Praga
- Jüdisches Museum Wien
- Jüdisches Museum Berlin
- Jüdisches Museum Frankfurt am Main
Fondazioni, istituti e centri studio all’estero
- Fondation Auschwitz
- The Wiener Library for the study of the Holocaust & Genocide
- Wiener Wiesenthal Institut für Holocaust Studies
- Niod Instituut voor oorlogs-, holocaust- en genocide studies
- Centre for Historical Research and Documentation on War and Contemporary Society
- Danish Institute for International Studies, Holocaust and Genocide Studies
- Tkuma All-Ukrainian Centre for Holocaust Studies
- Ukrainian Center for Holocaust Studies
- Institut Terezinske iniciativy
- Polish Center for Holocaust Research
- Jewish Holocaust Centre Australia
- Yivo Institute for Jewish Research
- Centre for German-Jewish Studies
- University of Leicester – The Stanley Burton Centre for Holocaust and Genocide Studies
- HL – Senter for studier av Holocaust og livssynsminoriteter
- Holokauszt Emlékközpont
- Leo Baeck Institute
- The Central Archives for the History of the Jewish People Jerusalem
- Jewish Historical Research Institute Warsaw
- Dokumentationsarchiv des österreichischen Widerstandes
- Fritz Bauer Institut – Geschichte und Wirkung des Holocaust
- Gedenkort für die im Nationalsozialismus verfolgten Homosexuellen
Legacy, trust e altre associazioni all’estero
- Simon Wiesenthal Center
- European Shoah Legacy Institute
- Holocaust Educational Trust
- The Task Force for International Cooperation on Holocaust Education, Remembrance and Research
- The Kindetransport Association
- Association of Jewish Refugees Serving Holocaust Refugees and Survivors Nationwide
Antisemitismo