5/ Violenza e repressione durante la dittatura civile-militare brasiliana: l’eredità dell’autoritarismo
traduzione di Jacopo BASSI
Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, N. 27, 3|2016
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ABSTRACT | TESTO INTEGRALE | L’AUTORE | REFERENZE | LICENZE |
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Italiano
La teoria del “nemico interno” orientò la Sicurezza Nazionale durante la dittatura civile-militare brasiliana, che si resse sul principio della legalità autoritaria. Uniti, questi fattori contribuirono al consolidamento di un sistema di informazione per la sicurezza repressivo, altamente centralizzato e violento, che vide come protagonista principali – a partire dagli anni Settanta – il DOI-CODI (Destacamento de Operações de Informação – Centro de Operações de Defesa Interna). Il funzionamento di questo organismo, il modo in cui venne impiegato per istituzionalizzare la pratica della violenza poliziesca durante il periodo dittatoriale e in che modo questa sia perdurata fino ad oggi, sono i punti che vengono affrontati in questo articolo. Segnaleremo infine alcuni aspetti della giustizia di transizione che sono oggi fondamentali in Brasile per opporsi all’eredità autoritaria di quell’epoca.
Parole chiave: apparato repressivo, dittatura civile-militare brasiliana, DOI-CODI, giustizia di transizione, violenza statale.
English
Belief in the “enemy within” guided the national security for the Brazilian civil-military dictatorship, which was substantiated by high authoritarian legality. Together, these factors contributed to the consolidation of a highly centralized and violent system of information and repression, which had the DOI-CODI as its main character since 1970. The role of this institutional body, how this activity served to institutionalize the practice of police violence during the dictatorial period and how it lives up to the present are the points that we address in this article. Finally, we point out aspects of transitional justice that today are fundamental to combat the authoritarian legacies of that time in Brazil.
Keywords: Brazilian civil-military dictatorship, DOI-CODI, repressive apparatus, transitional justice, violence.
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Rafaella Bettamio è dottoranda del Corso di specializzazione in Storia, Politica e Beni Culturali (PPHPBC) del Centro de Pesquisa e Documentação em História Contemporânea do Brasil (CPDOC) della Fundação Getúlio Vargas (FGV) e ricercatrice della Fundação Biblioteca Nacional (FBN) del Brasile.
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Bettamio, Rafaella, «Violenza e repressione durante la dittatura civile-militare brasiliana: l’eredità dell’autoritarismo», Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, N. 27, 3|2016
URL: <http://www.studistorici.com/2016/09/29/bettamio_numero_27/>
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