Introduzione. Laboratorio n. 32 – dicembre 2017
di Eloisa BETTI e Maria Pia CASALENA
Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, N. 32, 4|2017
Introduzione
Il lavoro delle donne:
temi, dibattiti, culture
Il filo rosso che lega i saggi contenuti in questo dossier è il lavoro delle donne. Gli elaborati sono stati realizzati da un gruppo di studenti della laurea magistrale in Scienze Storiche e Orientalistiche dell’Università di Bologna, nell’ambito del corso di Storia sociale e di genere tenuto da Maria Pia Casalena (a.a. 2016-17) e, in particolare, del seminario “Ripensare la questione sociale: un approccio di genere” curato da Eloisa Betti.
Un secolo di lavoro femminile, dagli anni Dieci del Novecento a oggi, è stato analizzato mettendo a fuoco diversi temi, dibattiti e culture. I contributi prendono in esame fenomeni di portata globale, come la precarietà del lavoro, il fordismo, il lavoro sessuale, la relazione tra lavoro femminile e religione, situandoli in specifici contesti socio-culturali e temporali.
La precarietà lavorativa femminile nell’Italia del Terzo Millennio (Raffaella Iorio) chiude temporalmente il dossier, mentre il rapporto tra genere e fordismo negli Stati Uniti degli anni Dieci/Venti (Bruno Walter Renato Toscano) ne costituisce il termine ad quem. Il dibattito sul lavoro sessuale (Arianna Pasqualini, Irene Vascelli) è analizzato nel lungo periodo, con un’attenzione al mutamento della figura della prostituta/sex worker, e attraverso una comparazione tra vari paesi europei (Germania, Svezia, Francia e, in misura più limitata, Italia). La relazione tra lavoro femminile, emancipazione e religione musulmana è invece indagata nel contesto medio-orientale e del nord Africa (Arianna Colella).
Nell’indagare temi, fenomeni, dibattiti così vari e contesti così lontani, i saggi hanno adottato una prospettiva comune, hanno riportato al centro il punto di vista femminile, come nel caso del dibattito sul lavoro sessuale o sulla precarietà, o i rapporti di genere, come nei contesti lavorativi culturalmente e socialmente mascolinizzati della fabbrica Ford o dell’area medio-orientale e maghrebina.
Valendosi dell’interpretazione gramsciana dei concetti di “fordismo” e “questione sessuale”, Toscano ha condotto un’analisi originale sui rapporti di genere interno ed esterni alla fabbrica Ford, enucleando tre diverse figure di donne rimaste ai margini della storiografia su Ford e il Fordismo: l’operaia, la casalinga, consumatrice.
La centralità attribuita da Vascelli e Pasqualini al pensiero delle lavoratrici del sesso e alle elaborazioni dei movimenti femminili che a vario titolo e in varie epoche si sono occupati del lavoro sessuale appare utile a ripensare la stessa concettualizzazione di prostituzione, ancora dominante nella legislazione e nel dibattito pubblico.
Il ruolo del lavoro femminile per l’emancipazione delle donne musulmane in Medio-Oriente e Nord Africa è indagato in relazione allo status giuridico della donna non solo nel mercato del lavoro, ma anche nella famiglia. Mutamenti e persistenze costituiscono la cifra di una condizione, quella della avoratrice musulmana, ancora poco conosciuta nel contesto italiano e che Colella contribuisce a disvelare.
La riflessione femminile sulla precarietà, al centro del saggio di Iorio, si coniuga con una disamina delle risposte inedite che proprio le donne hanno messo in campo negli anni della crisi globale. Il “ritorno a casa” e il “ritorno alla terra” sono proposte e interpretate non come occasioni mancate bensì come scelte alternative per una migliore conciliazione dei tempi di vita e lavoro.
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BETTI, Eloisa, CASALENA, Maria Pia, «Introduzione. Laboratorio n. 32 – dicembre 2017», Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, N. 32, 4|2017
URL: <http://www.studistorici.com/2017/12/29/introduzione-laboratorio-n-32/>
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