ISSN: 2038-0925

Sommario numero 53

Numero 53

Popular music e storia

Media, consumi e politica dagli anni Cinquanta agli anni Novanta

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a cura di Alessia Masini

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SOMMARIO

N°53, 1|2023 Diacronie. Studi di Storia Contemporanea

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I. Popular music e storia

I.I Ascolti

I.II Culture politiche / cultura di massa

I.III Back in the US

I.IV In transito

I.V Galassie punk

I.VI Diventare moderni

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TIMELINE: I FESTIVAL DI SANREMO

a cura di Michele Simone

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II. “Motore, ciak, storia!”

III. Recensioni

IV. Recensioni “Popular music e storia”

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"Music was my first love... by Tobi Firestone on Flickr (CC BY-NC 2.0)
0/ Introduzione. Popular music e storia: media consumi e politica dagli anni Cinquanta agli anni Novanta

di Alessia MASINI – La musica è parte integrante dell’attività dagli esseri umani, è un’innata «esigenza culturale» ed è un’alleata della nostra capacità di astrazione e di percepire il mondo. È stata addirittura essenziale per l’evoluzione della specie perché si trova alla radice della natura del nostro linguaggio… [more]

pp. I-X

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I. Popular music e storia: Media, consumi e politica dagli anni Cinquanta agli anni Novanta

I.I Ascolti


"Lungomare con spiaggia a Deiva Marina, sulla destra il fabbricato viaggiatori della vecchia stazione ferroviaria" by Unknown author via Wikimedia Commons (Public Domain)
1/ Tempo d’estate. La canzone balneare nell’Italia degli anni SessantaQuesto articolo è stato sottoposto a double-blind peer review

di Paolo PRATO – All’apice del miracolo economico (1961-62) prende forza un filone della canzone di largo consumo che ha per tema le vacanze al mare: pompate dai juke-box onnipresenti negli stabilimenti balneari, le canzoni dell’estate inaugurano la voga dei “tormentoni” e sono un fenomeno tipicamente italiano, che … [more]

pp. 1-20


"Playlist negli anni dei Juke box" by Marco Assini on Flickr (CC BY-SA 2.0)
2/ Parole, parole, parole. Un’analisi testuale delle canzoni più vendute in Italia (1960-2019)Questo articolo è stato sottoposto a double-blind peer review

di Alberto TROBIA – Questo articolo esplora il contenuto delle cento canzoni italiane più vendute, nel periodo che va dal 1960 al 2019, utilizzando un approccio computazionale inedito che combina analisi testuale e analisi musicale automatica. I brani italiani da classifica hanno intercettato alcuni dei principali [more]

pp. 21-50

I.II Culture politiche/cultura di massa


"Comizio di Enrico Berlinguer a Modena 1977" by Unknown author via Wikimedia Commons (Public Domain)
3/ Le canzonette alla sbarra. Pci e nuova sinistra tra rock ‘n roll e Sanremo (1956-1964)Questo articolo è stato sottoposto a double-blind peer review

di Alessandro BARILE – Tra la fine degli anni Cinquanta e la prima metà dei Sessanta il Pci è investito dai radicali mutamenti intervenuti in seguito al “boom economico”. Sulla scorta della crescita economica sono anche i consumi culturali a cambiare profondamente. Tra questi, l’irruzione della musica leggera dall’estero,… [more]

pp. 51-72


"Bennato a Milano con gli 80.000 di San Siro il 19 luglio 1980" by Unknown author via Wikimedia Commons (Public Domain)
4/ L’anno della svolta: la politica, i concerti e i festival nel 1980Questo articolo è stato sottoposto a double-blind peer review

di Alessandro VOLPI – Nel 1980, dopo un decennio caratterizzato da letture fortemente ideologiche dei fenomeni musicali, tornarono in Italia i grandi concerti. Si trattava di un cambiamento dettato, e organizzato, dai principali partiti italiani che manifestavano la ferma intenzione di accettare la capacità degli interpr… [more]

pp. 73-94

I.III Back in the US


"Lennon lurking in the night" by Nathan Rupert on Flickr (CC BY-NC-ND 2.0)
5/ From Elvis to Attica. John Lennon’s Atlantic Crossings, 1956-1971Questo articolo è stato sottoposto a double-blind peer review

di Ferdinando FASCE – Il saggio esamina il quindicennio di traversate atlantiche, virtuali e reali, mediante le quali John Lennon, a metà anni cinquanta del Novecento un adolescente inglese fan del rock’n’roll statunitense, all’inizio degli anni settanta si trasforma in una rock star globale e in un cantautore militante,… [more]

pp. 95-113


"Korean War - HD-SN-99-03127" by Morning Calm Weekly Newspaper Installation on Flickr (CC BY-NC-ND 2.0)
6/ Korea blues. Le narrazioni della guerra di Corea nella popular music statunitense (1950-1953)Questo articolo è stato sottoposto a double-blind peer review

di Gioachino LANOTTE – La guerra di Corea ebbe notevoli ripercussioni sulla vita civile quotidiana e sull’immaginario collettivo degli americani. Il mondo delle “sette note”, così come accadde per quello del cinema e dello show business, non ne rimase escluso. La ricezione e l’assimilazione delle istanze della guerra da p… [more]

pp. 114-140

I.IV In transito


"23.Salsa.RedSteps.TimesSquare.NYC.24August2021" by Elvert Barnes on Flickr (CC BY-SA 2.0)
7/ Identità e geografie della salsa: dal barrio all’internazionalitàQuesto articolo è stato sottoposto a double-blind peer review

di Fiamma MOZZETTA – Sviluppatasi a New York, la salsa è stata lo strumento principale per esprimere sentimenti comuni a milioni di emigrati provenienti dall’America Latina, che vivevano, quindi, a contatto sia con la cultura della loro patria, sia con quella di arrivo. Il processo di commercializzazione della salsa ini… [more]

pp. 141-157


«Listener loyalty: KYOK has more by far », Houston, Texas, 1965 SC 89. Special collection, George Nelson Collection, Archives of African American Music and Culture. ((C) L’immagine appartiene ai rispettivi proprietari / Property of its respective owners)
8/ “The Forgotten 15 million”. What happened when the radio industry realized it could make money out of African Americans and their music (1950s-1970s)Questo articolo è stato sottoposto a double-blind peer review

di Tristan LE BRAS – L’articolo si propone di rivisitare la storia della “radio nera” negli Stati Uniti. Dopo la Seconda guerra mondiale, gli afroamericani emersero gradualmente come consumatori significativi agli occhi degli imprenditori bianchi alla ricerca di nuove opportunità di mercato. È stato quindi creato un int… [more]

pp. 158-179

I.V. Galassie punk


"Year of the Bus London 2014 – 08. Punk'ed" by Karen Roe on Flickr (CC BY 2.0)
9/ Una profezia che si autoavvera. Indipendenza, mercificazione e annientamento nella cultura punk britannicaQuesto articolo è stato sottoposto a double-blind peer review

di Brenda FEDI – Quando nel 1977 i Sex Pistols esordirono cantando lo slogan “No Future”, si erano resi portavoce di una risposta culturale e generazionale ad un malessere collettivo che derivava da una lettura della situazione politica e socioeconomica come profondamente ingiusta e oppressiva ma fondamentalmente in… [more]

pp. 180-201


"Hardcore album cover" by Liza on Flickr (CC BY 2.0)
10/ “Quando Robert De Niro inizia ad impazzire”. La ricezione dell’hardcore americano nell’Italia degli anni OttantaQuesto articolo è stato sottoposto a double-blind peer review

di Nicola DEL CORNO – Nei primi anni Ottanta dalla crisi del punk prese piede l’hardcore, che si caratterizzò per l’accresciuta aggressività di esecuzione e la radicale contestazione alla società. In America l’hardcore si diffuse da subito in buona parte del paese, dando vita a diversi fenomeni quali il diffondersi del <... [more]

pp. 202-221

I.VI. Diventare moderni


"giovanilismi al rettorato" by 00Ucci on Flickr (CC BY 2.0)
11/ Minima immoralia. Postmoderno e impegno pubblico nella svolta pop di Franco Battiato (1979-1981)Questo articolo è stato sottoposto a double-blind peer review

di Fabio MILAZZO – Nella storia della popular music italiana un posto di rilievo va riconosciuto al percorso di Franco Battiato. L’esperienza del musicista siciliano, nato a Jonia nel 1945 e morto a Milo nel 2021, si caratterizza per aver superato dicotomie e visioni tradizionali consolidate, su tutte la rigi… [more]

pp. 222-243


"Paninare in piazza San Babila a Milano nel 1986; Il paninaro, 1/1986." by sconosciuto via Wikimedia Commons (Public Domain)
12/ “Girls, Boys, Art, Pleasure”: origine e alterne fortune dei paninari, tra edonismo anni Ottanta e proto-berlusconismoQuesto articolo è stato sottoposto a double-blind peer review

di Olga CAMPOFREDA – All’inizio degli anni ottanta a Milano gruppi di adolescenti si riuniscono attorno al primo fast food della catena Burghy, un luogo simbolico che rappresenta gli aspetti di un’America ben diversa da quella che solo un decennio prima era stata vista come la mecca della controcultura. I paninari itali… [more]

pp. 244-262

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II. Motore, ciak, storia!


"musolini" by Uberto Paraiso via Wikimedia Commons (CC-BY-SA-4.0)
13/ A Noi! La marcia su Roma tra politica e propagandaQuesto articolo è stato sottoposto a double-blind peer review

di Gianmarco MANCOSU – Il contributo analizza come la marcia su Roma sia divenuta oggetto di significativi prodotti audiovisivi del ventennio. L’analisi parte dal celebre A Noi! di Umberto Paradisi (1922), film patrocinato dal Partito Nazionale Fascista e considerato la pellicola ufficiale sui fatti dell’ottobre … [more]

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III. Recensioni


Alberto BASCIANI, L’impero nei Balcani. L’occupazione italiana dell’Albania (1939-1943), Roma, Viella, 2022, 304 pp.
14/ RECENSIONE: Alberto BASCIANI, L’impero nei Balcani. L’occupazione italiana dell’Albania (1939-1943), Roma, Viella, 2022, 304 pp.

di Giovanni VILLARI – Fino a una ventina d’anni fa la storiografia italiana lamentava un generale ritardo negli studi riguardanti le questioni coloniali e le politiche italiane di occupazione nella Seconda guerra mondiale. Tra le motivazioni di questo disinteresse vanno sicuramente annoverati… [more]

pp. 282-288


Andrea BUI, Latino TADDEI (a cura di), L’esploratore perso nell’oblio. Vittorio Bottego tra mito, storia e rimosso coloniale, Milano, Pgreco Edizioni, 2022, 181 pp.
15/ RECENSIONE: Andrea BUI, Latino TADDEI (a cura di), L’esploratore perso nell’oblio. Vittorio Bottego tra mito, storia e rimosso coloniale, Milano, Pgreco Edizioni, 2022, 181 pp.

di Michele PANDOLFO – Il volume curato da Andrea Bui e Latino Taddei è una raccolta di saggi riguardanti la figura di Vittorio Bottego, nato a Parma nel 1860 e morto in Africa nel 1897, uno degli esploratori più rinomati del colonialismo italiano ottocentesco in Africa. La serie di sette saggi… [more]

pp. 289-295


Francesca CHIAROTTO, Alexander HÖBEL (a cura di), Il 1956. Un bilancio storico e storiografico, Torino, Accademia University Press, 2022, 300 pp.
16/ RECENSIONE: Francesca CHIAROTTO, Alexander HÖBEL (a cura di), Il 1956. Un bilancio storico e storiografico, Torino, Accademia University Press, 2022, 300 pp.

di Gabriele MASTROLILLO – Questo volume collettaneo è l’esito editoriale del convegno internazionale omonimo svoltosi presso Palazzo D’Azeglio (Torino) il 29-30 novembre 2016, organizzato dal Gruppo di ricerca sulle idee politiche del Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino e dalla rivista “Historia Magistra”… [more]

pp. 296-304

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IV. Recensioni tematiche. Popular music e storia


Massimo LOCATELLI, Elena MOSCONI (a cura di), Italian Pop. Popular music e media negli anni Cinquanta e Sessanta, Milano, Mimesis Edizioni, 2021, 248 pp.
17/ RECENSIONE: Massimo LOCATELLI, Elena MOSCONI (a cura di), Italian Pop. Popular music e media negli anni Cinquanta e Sessanta, Milano, Mimesis Edizioni, 2021, 248 pp.

di Michele SIMONE – Quando nel 1958 al Festival di Sanremo (probabilmente il principale evento musicale e mediatico in Italia) Domenico Modugno spalanca le braccia cantando Volare, sancisce la definitiva virata espressiva in atto nel mondo della canzone italiana diventando a tutti gli effetti… [more]

pp. 305-311


Oliver SEIBT, Martin RINGSMUT, David-Emil WICKSTRÖM, (ed.), Made in Germany. Studies in Popular Music, New York-London, Routledge, 2021, 248 pp.
18/ RECENSIONE: Oliver SEIBT, Martin RINGSMUT, David-Emil WICKSTRÖM, (ed.), Made in Germany. Studies in Popular Music, New York-London, Routledge, 2021, 248 pp.

by Alessandro STOPPOLONI – La musica come parte, spesso problematica, dell’identità delle persone. È intorno a questo argomento che si articola il volume, parte di una collana della casa editrice Routledge sulla musica pop diretta da Franco Fabbri e da Goffredo Plastino che conta già diversi contributi costruiti intorno a un impianto simile… [more]

pp. 312-320


Danijela Š. BEARD, Ljerka V. RASMUSSEN, (ed.), Made in Yugoslavia. Studies in popular music, London, Routledge, 2020, 286 pp.
19/ RECENSIONE: Danijela Š. BEARD, Ljerka V. RASMUSSEN, (ed.), Made in Yugoslavia. Studies in popular music, London, Routledge, 2020, 286 pp.

di Cristina GOLINELLI – La raccolta di saggi Made in Yugoslavia si inserisce in una serie di lavori riguardanti gli studi sulla musica popolare in vari paesi e contesti. Come dichiarato già dalle prime pagine riguardo alla serie… [more]

pp. 321-326


Flora PITROLO, Marko ZUBAK (ed.), Global Dance Cultures in the 1970s and 1980s. Disco Heterotopias, London, Palgrave Macmillan, 2022, 345 pp.
20/ RECENSIONE: Flora PITROLO, Marko ZUBAK (ed.), Global Dance Cultures in the 1970s and 1980s. Disco Heterotopias, London, Palgrave Macmillan, 2022, 345 pp.

di Andrea MILIA – Global Dance Cultures in the 1970s and 1980s. Disco Heterotopias è un volume collettaneo curato da Marko Zubak e Flora Pitrolo ed edito da Palgrave Macmillan. Il volume, pubblicato nel 2022, contiene dei contributi di ricerca sulla disco music, intesa non solo come genere musicale rappresentativo di singole scene… [more]

pp. 327-335

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N.B.: l’icona Questo articolo è stato sottoposto a double-blind peer review contraddistingue gli articoli che sono stati sottoposti a double-blind peer review.

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Credits

  • Copertina del numero: “repetition — bad vinyl loves water” by Georgios Kaleadis on Flickr (CC BY-NC 2.0)
  • Introduzione: “Music was my first love…” by Tobi Firestone on Flickr (CC BY-NC 2.0)
  • I: “Juke-box”1015 de 1946”” by Alain Bachellier on Flickr (CC BY-NC-ND 2.0)
  • I.I: “Headphones” by Greg Hughes on Flickr (CC BY-NC-ND 2.0)
  • I.II: “David Gilmour Rattle That Rock World Tour | Buenos Aires | 151219-6541-jikatu” by Jimmy Baikovicius on Flickr (CC BY-SA 2.0)
  • I.III: “Frankfort MI “7 Spot Lounge and Restaurant” with light color Stools and Tables, Padded Chairs, 7-Spot Sign over Bar, Chip Rack at end of Bar, Piano, Television and Juke Box View 1″ by Don…The UpNorth Memori… on Flickr (CC BY-NC-ND 2.0)
  • I.IV: “Subway train on the Brooklyn Bridge in Manhattan, New York…05/1974.” by The U.S. National Archives on Flickr (Public Domain)
  • I.V: “Wild Horses” by Peter Tandlund on Flickr (CC BY-NC-ND 2.0)
  • I.VI: “Fátima modernita :)” by Ireth Annare on Flickr (CC BY-NC 2.0)
  • II: “Apparato scenografico, con gigantografia di Mussolini alla macchina da presa e scritta propagandistica “La cinematografia è l’arma più forte”, allestito per la cerimonia di fondazione della nuova sede dell’Istituto Luce (10/11/1937)” by F.Romano10 on Wikimedia commons (CC-BY-SA-4.0)
  • III: “Image from page 382 of “The Bee-keepers’ review” (1888)” by Internet Archive Book Images on Flickr (Public Domain)
  • IV: “Gospel Music Apprenticeship” by Virginia Humanities on Flickr (CC BY-NC-ND 2.0)

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