16/ RECENSIONE: Giovanni PIETRANGELI, La più grossa fabbrica di Roma. Dirigenti, tecnici e operaie alla Voxson, Venezia, Edizioni Ca’ Foscari, 2017, 160 pp.
a cura di Alessandro STOPPOLONI
Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, N. 34, 2|2018
Giovanni PIETRANGELI, La più grossa fabbrica di Roma. Dirigenti, tecnici e operaie alla Voxson, Venezia, Edizioni Ca’ Foscari, 2017, 160 pp.
Generalmente Roma non è considerata una città industriale: identificare la Capitale con il settore terziario e in particolare con l’amministrazione pubblica alimenta la percezione comune che non la città non abbia mai disposto di una rete di fabbriche di una certa consistenza. Questo è uno dei primi punti che Giovanni Pietrangeli, studioso della storia industriale italiana, archivista e collaboratore della rivista «Zapruder», cerca di mettere in discussione nel suo libro. Se Roma e i comuni circostanti non hanno mai raggiunto il numero di operai di altre città italiane come Torino o Milano è tuttavia vero che un tessuto industriale è esistito e, secondo Pietrangeli, è stato caratterizzato da un’alta qualità della produzione, elemento che contribuirebbe a mettere in discussione gli stereotipi sul settore produttivo romano.
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STOPPOLONI, Alessandro, «RECENSIONE: Giovanni PIETRANGELI, La più grossa fabbrica di Roma. Dirigenti, tecnici e operaie alla Voxson, Venezia, Edizioni Ca’ Foscari, 2017, 160 pp.», Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, N. 34, 2|2018
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