Bulgaria, crocevia di culture
RECENSIONE:
CRAMPTON, Richard J., Bulgaria, crocevia di culture, Trieste, Beit, 2010, 319 pp.
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a cura di Jacopo BASSI
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Richard J. Crampton tratteggia lungo il filo del tempo una storia della Bulgaria che nasce e cresce dall’incontro tra Oriente e Occidente e si interroga sulle prospettive future.
…..L’attuale panorama bibliografico italiano dedicato alla Bulgaria è ancora molto carente, soprattutto per ciò che concerne le opere di carattere generale: ad eccezione del recente Storia della Bulgaria di Dimitrina Aslanian5– che non è un’accademica ma una semplice cultrice della materia – il contesto storiografico italiano presenta soltanto lavori molto datati. La traduzione del volume di Crampton giunge dunque a colmare un vuoto e risponde a un’esigenza scientifica pressante: quella di fornire un quadro storico generale della Bulgaria anche per il pubblico italiano.
…..L’autore dedica il primi capitoli ad una rapida rassegna della storia bulgara medioevale e sotto la dominazione ottomana per poi dedicarsi nei due paragrafi successivi6 al periodo compreso tra i secoli XVIII e il XIX, caratterizzato dal rinascimento nazionale – il văzraždane – e dal consolidamento del Nation-building bulgaro. I quattro capitoli, nucleo centrale della trattazione dell’autore, consacrati alla storia del Novecento adottano una periodizzazione consolidata (1896-1918; 1918-1944; 1944-1989; 1990-…). In una ricca Postfazione, Crampton propone un’analisi delle possibili prospettive future del paese balcanico dopo l’ingresso nell’UE: in queste pagine lo storico si addentra nella descrizione dei nuovi progetti infrastrutturali che coinvolgeranno la Bulgaria nei prossimi anni. All’accurata trattazione imperniata sulla storia politica e diplomatica, Crampton abbina sempre una disamina attenta delle società bulgara e del clima culturale del periodo preso in esame, facilitando così la comprensione delle dinamiche sociali alla base degli avvenimenti.
…..Una delle tesi espresse con più convinzione dall’autore è che la dicotomia balcanica tra Occidente e Oriente sia ravvisabile in misura maggiore nello sviluppo storico peculiare della Bulgaria. Questa tendenza bifronte è emersa in occasione dei grandi dibattiti sviluppatisi nel corso della storia bulgara: l’adesione alla cristianità cattolica o ortodossa e la ricerca – da parte dei nazionalisti – di una tutela internazionale (russa o occidentale) per conseguire l’indipendenza nazionale:
…..Secondo Crampton, rivoluzionari e tradizionalisti hanno sempre guardato alla Russia come modello, a differenza della borghesia e dell’intellettualità, attratta dai modelli offerti dall’Occidente. Anche i recenti progetti europei sembrerebbero confermare il destino della Bulgaria ravvisato dall’autore: da sempre crocevia fra Oriente e Occidente, dovrà essere in grado di garantire stabilità all’area ed evitare di sprofondare in un nuovo isolamento, divenendo, definitivamente, un ponte fra diverse culture.
…..Crampton ravvisa nell’egualitarismo e nella violenza politica – fedele in ciò alla storiografia britannica sui Balcani – due caratteristiche sempre presenti nella storia del paese slavo, vere e proprie chiavi di lettura per una comprensione della storia bulgara.
…..Minore è l’attenzione dedicata al dibattito storiografico, ma giustificata dalla funzione introduttiva alla materia che l’autore si prefigge di assolvere con il volume. Ad esempio non viene dato conto della natura – fascista o semplicemente centralista e autoritaria – del regime dei devetnaiseti (“diciannovisti”), instauratosi nel maggio 1934, sulla quale il dibattito fra storici non è ancora approdato a una posizione comune e condivisa8. Crampton nella sua esposizione delle vicende storiche si dimostra fedele alla migliore storiografia bulgara, pur evitandone le recenti distorsioni, frutto di una correzione di rotta altrettanto sproporzionata rispetto alla linea perseguita durante l’epoca comunista. Particolarmente rigoroso nel dar conto dei fatti così come della varietà delle personalità attive nel contesto nazionale, è il capitolo dedicato alla Bulgaria comunista9: Crampton preferisce non adagiarsi sulla visione consolidata dello stato balcanico come “fratello minore” dell’Unione Sovietica e luogo di azzeramento dell’opposizione politica per eccellenza, optando, al contrario, per un’analisi più attenta a riportare anche gli episodi di dissenso nell’era comunista.
…..La bibliografia – presente nell’edizione italiana con una rassegna specificamente dedicata al lettore italiano curata da Francesco Guida – sopperisce alla mancanza di note a piè di pagina.
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BASSI, Jacopo, «Recensione: CRAMPTON, Richard J., Bulgaria, crocevia di culture, Trieste, Beit, 2010, 319 pp.», Diacronie. Studi di Storia Contemporanea [on-line], 23/04/2010,
URL:<http://www.studistorici.com/2010/04/23/crampton_bulgaria>
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«Recensione: CRAMPTON, Richard J., Bulgaria, crocevia di culture, Trieste, Beit, 2010, 319 pp.» by Jacopo Bassi / Diacronie. Studi di Storia Contemporanea is licensed under a Creative Commons Attribuzione 2.5 Italia License.
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- CRAMPTON, Ben, CRAMPTON, Richard J., Atlas of Eastern Europe on the Twentieth Century, London, Routledge, 1997; CRAMPTON, Richard J., Eastern Europe in the Twentieth Century and After, London, Routledge, ; CRAMPTON, Richard J., The Balkans since the Second World War, London-New York, Longman, 2002. [↩]
- CRAMPTON, Richard J., Bulgaria 1878-1918: A History, New York, Columbia University Press, 1983. [↩]
- CRAMPTON, Richard J., A Concise History of Bulgaria, Cambridge, Cambridge University Press, 2007. [↩]
- CRAMPTON, Richard J., Bulgaria, crocevia di culture, Trieste, BEIT, 2009, p. 290. [↩]
- ASLANIAN, Dimitrina, Storia della Bulgaria dall’antichità ai giorni nostri, Milano, La casa di Matriona, 2007. [↩]
- CRAMPTON, Richard J., Bulgaria, crocevia di culture, cit., cap. La rinascita nazionale e la liberazione, pp. 57-92 e cap. Il consolidamento dello Stato bulgaro[1878-1896], pp. 93-123. [↩]
- Ibidem, p. 272. [↩]
- DASKALOV, Roumen, «Bulgaria. A Concise History», The English Historical Review, CXXIII, 500, 2008, pp. 242-244. [↩]
- CRAMPTON, Richard J., Bulgaria, cit., cap. VII La Bulgaria sotto il regime comunista [1944-1989], pp. 191-222. [↩]