ISSN: 2038-0925

Nota introduttiva n. 33 – marzo 2018

di Jacopo BASSI, Luca BUFARALE, Alessandro SALVADOR

Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, N. 33, 1|2018

"The Meat for War is..." by John Lester on Flickr (CC BY-2.0)Guerra e pace:

declinazioni politiche, sociali e culturali del conflitto in età contemporanea

I saggi presentati nel numero 33 di Diacronie sono legati fra loro dal tema della transizione dal tempo di guerra al tempo di pace, che attraversa ricerche molto differenti fra loro per ambito geografico e cronologico.

Nel primo di questi contributi, Fabio Milazzo analizza l’internamento dei militari nei manicomi agli inizi del Novecento, soffermandosi in particolar modo sulla figura del simulatore. Trattando la storia delle politiche di trattamento del disagio mentale – vero o presunto – e le strategie di controllo dell’anormalità nei soldati prima della Grande Guerra, non rinuncia a rintracciare un legame fra le forme di disciplinamento manicomiali, il comportamento e il sapere dei medici dell’epoca con alcune pratiche sociali e culture diffuse tra i soldati. La ricerca presentata prende in esame in particolare il caso di un soldato internato nel manicomio di Racconigi, in provincia di Cuneo, nel 1913.

Il saggio di Martina Gargiulo mette sotto la lente gli effetti dei bombardamenti alleati sulla città di Napoli. L’articolo prende in considerazione in primo luogo il ruolo strategico che i bombardamenti sulle città avevano nel tentativo di scollare il “fronte interno” per poi focalizzarsi sugli effetti diretti sulla popolazione civile, in particolare il problema degli sfollati e dell’emergenza abitativa e sociale generata dagli attacchi aerei.

L’articolo di Elisabetta Girotto si focalizza sulle modalità di comunicazione e di propaganda politica nei confronti dell’universo femminile messe in campo dal Partito comunista italiano e dalle sue organizzazioni di massa come l’Udi nel periodo 1945-49. Attraverso un’analisi che spazia dagli articoli in riviste quali «Noi donne» alle iniziative per l’infanzia, dalle proposte di legge alle attività ricreative sino alla mobilitazione pacifista del movimento dei “Partigiani della pace” in occasione dell’incipiente guerra fredda, emerge una visione spesso contraddittoria, in cui i propositi di emancipazione e parità convivono con la permanenza di stereotipi sulla donna vista soprattutto come madre affettuosa, dedita ai lavori domestici e alla cura della prole.

Sami Boufassa si occupa invece degli stabilimenti termali coloniali algerini. Sin dai primi anni di colonizzazione, le terme del paese nordafricano – oltre ai normali usi civili – furono impiegati per la riabilitazione dei militari. In questo contesto Boufassa opera un’attenta disamina degli usi delle stazioni termali e della loro clientela, anche attraverso un’analisi architettonica degli stili, permettendo di disegnare una geografia della convivenza fra autoctoni e algerini.

La seconda sezione (II. Il lungo 1917: seconda parte) propone due articoli tematici dedicati al tema del lungo 2017, che fanno seguito agli articoli già pubblicati sui numeri precedenti. La selezione e la curatela di questi articoli è di Andrea Griffante e Alessandro Salvador; la presentazione di questi due lavori è affidata proprio ad Andrea Griffante nell’introduzione alla sezione.

Chiude questo numero il consueto spazio dedicato alle recensioni (III).

Il coordinamento redazionale è stato svolto da Jacopo Bassi, Luca Bufarale, Alessandro Salvador.

Buona lettura,

Jacopo Bassi, Luca Bufarale, Alessandro Salvador

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Per citare questo articolo


BASSI, Jacopo, BUFARALE, Luca, SALVADOR, Alessandro, «Nota introduttiva n. 33 – marzo 2018», Diacronie. Studi di Storia Contemporanea, N. 33, 1|2018
URL: <http://www.studistorici.com/2018/03/29/nota-introduttiva-n-33-marzo-2018/>
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