Notabilia: Rozza, sazia e disperata. L’Emilia degli anni Ottanta
testo di Jacopo Bassi
voci di Jacopo Bassi e Gianluca Canè
Ascolta la registrazione di questa puntata, andata in onda su Radio Ca’ Foscari il 14 luglio 2016.
Vasco Rossi, Asilo “Republic”, in Colpa d’Alfredo, 1980
testo di Vasco Rossi
Yeah I bambini dell’asilo stanno facendo casino ci vuole qualcosa per tenerli impegnati ci vuole un dolcino ci vuole uno spino ci vuole un dolcino ci vuole uno spino Dice che è stata una disattenzione della maestra e subito uno si è buttato giù dalla finestra dalla finestra Oddio che cosa si può inventare oddio che cosa possiamo dire quando sua madre arriverà s’incazzerà s’incazzerà certo che lavorare in un asilo dove c’è sempre casino tranquilli qui non si può stare per niente ci vuole un agente ci vuole un agente allora avviate la polizia la situazione ritornerà come prima più di prima t’amerò, yeah t’amerò più di prima ci sarà ordine e disciplina |
e chi non vuole restare qui vada in collina vada in collina e se qualcuno la vuole menare con quella vecchia storia sull’educazione abbiamo già bruciato tutti i libri bruciamo lui bruciamo anche lui I bambini dell’asilo non fanno più casino sono rimasti troppo pochi troppi fuochi nuovi fuochi nuovi fuochi fuochi fuochi fuochi fuochi fuoco |
Pierangelo Bertoli, Nel 2000, in Dalla finestra, 1984
testo di Pierangelo Bertoli
Nel 2000 tante idee saranno diventate una parentesi superate dal progresso, annullate dal processo della sintesi nel 2000 cambieremo le cambiali che saranno spiritose e digitali il 2000 è il risultato di un innesto combinato già da adesso è un curioso esperimento coronato da immancabile successo è l’insieme di una scelta post-moderna è un filosofo privato dalla lanterna nel 2000 l’osservanza sarà il metro per vedere tutti uguali sia davanti alla famiglia che nel cuore delle leggi universali Nel 2000 sarai stata inseminata da una roba radio-telecomandata Sei miliardi di persone come tante mignottone Saran pronte ad accettare ogni ordine speciale E saremo più leggeri, liberati dai pensieri Incapaci di protesta, senza grilli per la testa Non più magri, non più grassi, niente alti, niente bassi Tutti seri ed impettiti, sei miliardi di partiti Luccicanti canne vuote di strumenti senza note Sempre intenti a funzionare se uno schema razionale Nel 2000 non si troverà opposizione Nel 2000 avremo una unica opinione Nel 2000 le risate saran solo programmate e generali Con il giusto sovrapprezzo passeranno perversioni personali Nel 2000 avremo un cambio di cultura e una genesi contraria alla natura |
Un computer di quartiere porterà direttamente dentro casa, sia la spesa giornaliera Che i concetti elaborati dalla NASA Nel 2000 sarà tutto uniformato, pertinente, freddo, asettico, mondato Scaricate le tensioni, abbattute le emozioni, imbottiti di calmanti Psicofarmaci ambulanti Voleremo senza pesi verso esotici paesi In un Eden straperfetto finché durerà l’affetto Scivolando sul pianeta in un’estasi completa Chi lontano, chi vicino A seconda del quattrino Nuova stirpe di gaudenti Psico-pillol-dipendenti Si godranno lo splendore di una stirpe superiore Nel 2000 tu mi parlerai in giapponese Nel 2000 non avremo più pretese. |
Luca Carboni, Ci stiamo sbagliando, in …Intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film, 1984
testo di Luca Carboni
Ci stiamo sbagliando ragazzi noi che camminiamo sul mondo noi coi piedi di piombo restiamo giù sotto cento chili di cielo eh… siamo forse degli angeli Noi no, noi che non siamo le stelle nemmeno le donne, nemmeno quelle quelle più belle o le commesse del negozi del centro quelle vivono a mezze giornate eh… no che non sono le fate Noi, noi ladri di mille lire cercando il modo per non morire per non pagare le tasse per far passare la notte Ogni tanto parliamo d’amore o magari fuori c’è il sole o che magari piove Poi no, che non siamo da soli magari siamo in cento milioni cento milioni cuori cento milioni di matti graffiamo e poi facciamo le fusa eh… proprio come dei gatti E come i gatti dentro ai giorni e alle notti |
noi ci incontriamo e ci guardiamo negli occhi e poi facciamo l’amore sì, sì facciamo l’amore e ogni tanto ci facciamo del male eh… ogni tanto è normale Basta non farsi mai prendere in giro o, almeno, non farsi portare lontano vedi che bella la vita basta andare più piano magari dimmi come vivono gli angeli dimmi le fate, se le hai mai incontrate… |
CCCP, Rozzemilia, in Socialismo e barbarie, 1987
testo di Giovanni Lindo Ferretti
Sazia e disperata Con o senza TV Piatta monotona moderna attrezzata ben servita consumata Afta epizootica nebbia calce copertoni bruciati Cataste di maiali sacrificatiAgli dei delle zone infette Agli dei delle zone controllate Agli dei delle zone protette Agli dei delle zone denuclearizzate Parlava bene il presidente dell’uno che diventa due Ma non per questo un cinquantuno si trasforma in cinquantadue E allora…? Bi tri quadri penta sex tutti E tutti sono onesti e tutti sono pari E tutti hanno le palle democratico-popolari E tutti sono onesti e tutti sono pari Dammi una mano dammi una mano ad incendiare il piano padano Dammi una mano dammi una mano ad incendiare il piano padano Provincia di due imperi Provincia industrializzata Provincia terzializzata Provincia di gente squartata |
Un quarto al benessere, un quarto al piacere, un quarto all’ideologia L’ultimo quarto se li porta tutti via Dammi una mano dammi una mano a consolare il piano padano Dammi una mano dammi una mano ad incendiare il piano padano Dammi una mano dammi una mano ad incendiare il piano padano Dammi una mano dammi una mano a consolare il piano padano |
Dalla-Morandi-Guccini, Æmilia, in Dalla/Morandi, 1988
testo di Lucio Dalla, Francesco Guccini
Le Alpi, si sa, sono un muro di sasso, una diga confusa, fanno tabula rasa di noi che qui sotto, lontano, più in basso, abbiamo la casa. La casa ed i piedi in questa spianata di sole che strozza la gola alle rane di nebbia compatta, scabrosa, stirata che sembra di pane ed una strada antica come l’uomo marcata ai bordi dalla fantasie di un duomo e fiumi, falsi avventurieri che trasformano i padani in marinai non veri… Emilia sdraiata fra i campi e sui prati, lagune e piroghe delle terramare, guerrieri del Nord dai capelli gessati, ne hai visti passare. Emilia allungata fra l’olmo e il vigneto, voltata a cercare quel mare mancante e il monte Appennino rivela il segreto e diventa un gigante. Lungo la strada fra una piazza e un duomo hai messo al mondo questa specie d’uomo: vero, aperto, finto, strano, chiuso, anarchico, verdiano… brutta razza, l’emiliano! Emilia sognante fra l’oggi e il domani, di cibo, motori, di lusso e balere, Emilia di facce, di grida, di mani, |
sarà un grande piacere vedere in futuro da un mondo lontano quaggiù sulla terra una macchia di verde e sentire il mio cuore che batte più piano e là dentro si perde… …Passeggia un cane e abbaia al vento un uomo… Ora ti saluto, è quasi sera, si fa tardi, si va a vivere o a dormire da Las Vegas a Piacenza. Fari per chilometri ti accecano testardi, ma io sento che hai pazienza, dovrai ancora sopportarci… |
Luciano Ligabue, Non è tempo per noi, in Ligabue, 1990
testo di Luciano Ligabue
Ci han concesso solo una vita Soddisfatti o no qua non rimborsano mai E calendari a chiederci se stiamo prendendo abbastanza abbastanza Se per ogni sbaglio avessi mille lire Che vecchiaia che passerei Strade troppo strette e diritte Per chi vuol cambiar rotta oppure sdraiarsi un po’ Che andare va bene però A volte serve un motivo, un motivo Certi giorni ci chiediamo è tutto qui? E la risposta è sempre sì Non è tempo per noi che non ci svegliamo mai Abbiam sogni però troppo grandi e belli sai Belli o brutti abbiam facce che però non cambian mai Non è tempo per noi e forse non lo sarà mai Se un bel giorno passi di qua lasciati amare e poi scordati svelta di me che quel giorno è già buono per amare qualchedun altro qualche altro dicono che noi ci stiamo buttando via ma siam bravi a raccoglierci. Non è tempo per noi che non ci adeguiamo mai Fuorimoda, fuoriposto, insomma sempre fuori dai |
Abbiam donne pazienti rassegnate ai nostri guai Non è tempo per noi e forse non lo sarà mai Non è tempo per noi che non vestiamo come voi Non ridiamo, non piangiamo, non amiamo come voi Forse ingenui o testardi Poco furbi casomai Non è tempo per noi e forse non lo sarà mai |
Bibliografia
- BERSELLI, Edmondo, Quel gran pezzo dell’Emilia, Milano, Mondadori, 2004.
- BEVILACQUA, Alberto, La festa parmigiana, Milano, Rizzoli, 1980.
- BONAZZI, Gabriele, Bologna nella storia. Vol. II, Dall’Unità d’Italia negli anni Duemila, Bologna, Pendragon, 2011.
- BONORA, Paola, GIARDINI, Angela, Orfana e claudicante. L’Emilia «post-comunista» e l’eclissi del modello territoriale, Bologna, Baskerville, 2005.
- CAPELLI, Claudia, «Il filo spezzato: il 1989 e la memoria collettiva dell’“Emilia rossa”», in E-Review : La crisi dei partiti in Emilia Romagna negli anni ’70/’80, 1/2013, URL: < http://e-review.it/capelli-il-filo-spezzato >.
- CELATI, Gianni, Verso la foce, Milano, Feltrinelli, 1989.
- DE MARIA, Carlo, L’evoluzione del Terzo settore dal Novecento a oggi (1915-2011), in ROSSI, Emanuele, ZAMAGNI, Stefano (a cura di), Il Terzo settore nell’Italia unita, Bologna, Il Mulino, 2011, pp. 83-127.
- DE MARIA, Carlo, «La questione regionale tra anni Settanta e Ottanta dalla prospettiva dell’Emilia Romagna. Lineamenti di un dibattito comparato», in E-Review : La crisi dei partiti in Emilia Romagna negli anni ’70/’80, 1/2013, URL: < http://e-review.it/de-maria-la-questione-regionale-tra-anni-settanta-ottanta >.
- IACOLI, Giulio, Atlante delle derive. Geografie da un’Emilia postmoderna: Gianni Celati e Pier Vittorio Tondelli, Reggio Emilia, Diabasis, 2002.
- LILLI, Manlio, «Bologna, il sogno di Cervellati è svanito», in Huffington Post, URL: < http://www.huffingtonpost.it/manlio-lilli/bologna-il-sogno-di-cervellati-e-svanito_b_4524044.html >.
- RAMINA, Beppe, Ha più diritti Sodoma di Marx? Il Cassero 1977-1982, Bologna, Centro di documentazione il Cassero, 1994.
- TOGLIATTI, Palmiro, Ceto medio e Emilia rossa : discorso pronunciato a Reggio Emilia, Roma, Stabilimento tipografico UESISA, 1946.
- TONDELLI, Pier Vittorio, Fenomenologia dell’abbandono, in ID., L’Abbandono. Racconti dagli anni Ottanta, Milano, Bompiani, 1993.
Video
Laida BolognaLaida Bologna è un documentario sul punk a Bologna tra il 1977 e il 1980. |
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Andrea Adriatico e Eva Robin’s Torri checche e tortellini – 13° Florence Queer Festival 2015La presentazione – al 13° Florence Queer Festival 2015 – del documentario sul movimento gay a Bologna negli anni Ottanta Tori, checche e tortellini. |
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Cult Book – Altri libertini (Pier Vittorio Tondelli)La puntata della trasmissione Cult Book dedicata a Pier Vittorio Tondelli. |
Galleria di immagini
Credits
- Copertina: by Comune di Reggio Nell’Emilia on Flickr (CC BY-NC-ND 2.0)
- Immagine 1: by Comune di Reggio Nell’Emilia on Flickr (CC BY-NC-ND 2.0)
- Immagine 2: TONDELLI, Pier Vittorio, Altri libertini, Milano, Feltrinelli, 1980 (C)
- Immagine 3: CELATI, Gianni, Verso la foce, Milano, Feltrinelli, 1989 (C)
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