ISSN: 2038-0925

Parole in storia: SOMALIZZAZIONE

di Michele PANDOLFO

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Il termine somalizzazione, dal punto di vista linguistico, è una parola recente derivata dal nome proprio Somalia, paese africano del Corno d’Africa. L’origine della formazione e del significato di questa espressione risiede nell’intricata situazione politica e militare in cui si è venuta a trovare la Somalia nel biennio 1990-1991 quando, dopo due decenni di dittatura, rimase coinvolta in una disastrosa spirale di guerra civile che, ufficialmente, deve ancora terminare.
Nel gennaio del 1991 scoppiò la rivolta armata contro il dittatore Siad Barre e le milizie rivoluzionarie entrarono nella capitale Mogadiscio per costringere il regime alla resa, che giunse con l’esilio del dittatore. A quel punto scoppiò il cosiddetto “caso somalo”: difatti in Somalia si registrò qualcosa di assolutamente inaspettato per l’intera comunità internazionale. Lo stato deflagrò e le forze politiche somale non furono in grado di costruire una forma di governo adeguata che guidasse il paese verso un potere transitorio. Si assistette da un lato al collasso del regime autoritario di Siad Barre, dall’altro lato al dinamismo sul territorio di poteri periferici diffusi, tra clanismo e Islam radicale. Nessuna di queste forze, però, riuscì a esprimere una forma di potere alternativa alla precedente, e soprattutto unitaria. La società somala, già provata dagli anni dell’oppressione del regime militare e dell’opposizione clandestina, si era disgregata in tanti frammenti quanti erano gli antichi clan che costituivano la società precedente all’esperienza statale, sia coloniale che postcoloniale.
Rispetto alle altre realtà africane, il contesto somalo è sempre stato peculiare in quanto rappresenta un raro esempio di unità etnica e molti sono gli elementi identitari comuni a tutta la popolazione: la lingua, la cultura, la religione e anche i caratteri somatici. Tuttavia, nonostante ciò, la società somala è stata percorsa da inveterati ideali di differenziazione che si manifestavano nel primato dell’organizzazione clanica, detta pure “famiglia clanica”. Quindi, si è concretamente assistito alla nascita e alla formazione di identità diverse, ma all’interno dello stesso ambito etnico e culturale[1].
Le varie famiglie claniche, riemerse durante l’ultima fase della politica del regime di Siad Barre e in profondo conflitto le une contro le altre, non solo non riuscirono a siglare degli accordi per la transizione del potere ma, fomentate dagli strascichi dell’infausta politica sociale ed economica del dittatore e da ignoranza e fondamentalismo, si scatenarono in una indistinta forma di saccheggio e distruzione che coinvolse tutto il paese. Nel 1991, nell’arco di pochi giorni, Mogadiscio venne assaltata e divenne un campo di battaglia. L’ex-Somaliland britannico dichiarò subito la propria indipendenza dal resto del paese, senza ricevere però alcuna forma di riconoscimento internazionale. Un’altra regione che si staccò dal resto della nazione è stato il Puntland e così fecero altri estesi territori dell’ex-stato somalo. In questo modo l’entità statale centrale si disgregò in tanti frammenti, che si ponevano in forte contrapposizione gli uni contro gli altri[2].
La comunità internazionale si trovò completamente impreparata a fronteggiare l’enormità del caos somalo: sotto l’egida delle Nazioni Unite ci furono vari tentativi di arginare il collasso della Somalia, ma il fallimento delle varie missioni di pace succedutesi tra il 1992 e il 1995 pose ancora più drammaticamente l’accento sul dramma somalo e sulla impraticabilità di una soluzione condivisa. Allo stesso tempo l’abbandono definitivo delle truppe militari estere segnò la completa incapacità del consesso internazionale di saper indirizzare le varie parti in lotta verso una fase di transizione politica e democratica. La Somalia venne di fatto abbandonata al proprio destino, che era costituito da una totale assenza di futuro programmatico[3].
Di conseguenza, con l’espressione somalizzazione si venne a intendere una condizione diversa, in qualche modo unica, rispetto a quella che solitamente segue lo scoppio di una guerra civile all’interno di un paese: difatti, come si osservò in Somalia tra il 1991 e il 1992, nessuna delle strutture statali della nazione rimase operativa e funzionante, nemmeno nel raggio ristretto della capitale Mogadiscio, e si assistette a una frantumazione totale del tessuto sociale ed economico. Inoltre varie regioni dello stato si autoproclamarono indipendenti non aspettandosi alcun riconoscimento internazionale ma volendo, con questa forte accelerazione disgregatrice, portare al più presto fine al progetto statale unitario, in maniera tale da cancellare il nome della Somalia da qualsiasi carta politica e soprattutto rimuovere l’esperienza del governo centrale dalla memoria sociale e collettiva.
Proprio quest’ultimo aspetto risulta essere rilevante nel ritorno in auge del termine somalizzazione nell’ultimo decennio nei dibattiti di politica internazionale. Dallo scoppio delle primavere arabe e dai cambiamenti politici e militari avvenuti poi nei vari paesi coinvolti da questo fenomeno, soprattutto in Siria e in Libia, nel linguaggio politico e giornalistico è stata sempre più spesso utilizzata l’espressione somalizzazione per descrivere le caotiche condizioni in cui versano tuttora alcune entità statali mediorientali e africane. In primo luogo, in questi contesti geopolitici, somalizzazione ha assunto il valore di divisione, nel senso più drammatico di frantumazione: ciò avviene quando in una nazione scoppia una guerra civile contro un potere centrale e il paese si divide in molte unità territoriali, ciascuna controllata da agenti militari, politici ed etnici diversi, che si scontrano e si fronteggiano come fazioni opposte e rivali. In seconda istanza, il vocabolo somalizzazione potrebbe anche indicare, in senso lato e figurato, una situazione estremamente grave dalla quale non si riesce a trovare una via d’uscita o una soluzione: è una condizione che coglie impreparata e senza strumenti la comunità internazionale perché lo stato nel quale si verifica un processo di somalizzazione sta per diventare un territorio di nessuno, anzi più propriamente uno spazio libero per molti agenti, anche esterni, che vogliano infiltrarsi e operare al di fuori di una legalità riconosciuta[4].
Un interessante confronto lessicale può essere cercato nella parola balcanizzazione che sembrerebbe essere, dal punto di vista storico, un sinonimo di somalizzazione[5]. Vi sono però delle differenze rispetto al significato dei due termini, che si possono applicare a contesti simili, ma con conseguenze poi diverse sul piano degli sviluppi politici e sociali. Difatti mentre nei fenomeni di balcanizzazione la dissoluzione di uno stato federale avrebbe portato, almeno questo era lo scopo, alla costituzione di compagini statali ridotte dal punto di vista geografico, ma omogenee dal punto di vista etnico, il fenomeno della somalizzazione avrebbe condotto sicuramente alla dissoluzione di una componente statale precostituita, ma senza aver chiaro l’obiettivo politico successivo della formazione di una nuova entità geopolitica[6]. Proprio questo è l’aspetto più difficile da gestire e comprendere per la comunità internazionale.
Nel linguaggio specifico della politica e del giornalismo oggi somalizzazione è ancora sinonimo di caos, di anarchia, di collasso, di distruzione, di disordine e di estrema confusione. Angelo Turco arriva a definire il termine somalizzazione come una «parola-tabù», in quanto spaventa e incute timore per le devastanti conseguenze cui può condurre[7]. Si potrebbe dibattere ancora attorno a questa definizione, ma quel che è certo è che quest’espressione ha sempre assunto un’accezione fortemente negativa e purtroppo continuerà a farlo, vista l’insoluta situazione somala e i nuovi contesti di crisi internazionale con i quali essa può essere confrontata.

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NOTE


[1] Per quanto riguarda la storia della società somala si consiglia la consultazione dei seguenti titoli: CAIOLI, Aldo, Le origini dei protettorati italiani sulla Somalia settentrionale, 1884-1891, Trieste, Università degli Studi di Trieste, 1987; SCACCHI, Domenico, «Il clan o la nazione? Il caso della Somalia», in Meridiana, 17, 1993, pp. 223-274; BATTERA, Federico, «Storicità e fenomenologia dell’Islam nella Somalia contemporanea», in Quaderni Storici : Le Confraternite Cristiane e Mussulmane, 2/2001, pp. 241-278; HAGI SCIKEI, Nuredin, Banaadiri. Il risveglio di una millenaria identità. The renewal of a millenary identity, Bologna, Clueb, 2002; BATTERA, Federico, Dalla tribù allo Stato nella Somalia nord-orientale: il caso dei Sultanati di Hobiyo e Majeerteen, 1880-1930, Trieste, Edizioni Università di Trieste, 2004; GORI, Alessandro, Contatti culturali nell’Oceano Indiano e nel Mar Rosso e processi di islamizzazione in Etiopia e Somalia, Venezia, Cafoscarina, 2006. Alcuni titoli di studi stranieri sull’argomento sono i seguenti: TOUVAL, Saadia, Somali Nationalism, Cambridge, Harvard University Press, 1963; HESS, Robert, Italian Colonialism in Somalia, Chicago, University of Chicago Press, 1966 e LEWIS, Ioan, A Modern History of Somalia: Nation and State in the Horn of Africa, Boulder (CO), Westview Press, 1988.

[2] Per comprendere la complessità della dissoluzione territoriale dello Stato somalo si invita a prendere visione delle varie carte politiche che sono state inserite in questo contributo.

[3] Riguardo lo scoppio della guerra civile e il successivo periodo riguardante le missioni internazionali si ricordano i seguenti testi: ADEN SHEIKH, Mohamed, Arrivederci a Mogadiscio: dall’amministrazione italiana alla fuga di Siad Barre. Conversazione sulla Somalia con Pietro Petrucci, Roma, Edizioni Associate, 1991; HASSAN OSMAN, Ahmed, Morire a Mogadiscio: diario di guerra Mogadiscio, 30.12.1990/16.7.1991, Roma, EL, 1993; YUSUF HASSAN, Mohamed, Somalia. Le radici del futuro, Roma, Il passaggio 1993; DEL BOCA, Angelo, Una sconfitta dell’intelligenza: Italia e Somalia, Roma-Bari, Laterza, 1993; PETRUCCI, Pietro, Mogadiscio. Un popolo sotto sequestro, Roma, Rai-Eri, 1993; PORZIO, Giovanni, SIMONI, Gabriella, Inferno Somalia, quando muore la speranza, Milano, Mursia, 1993; ADEN SHEIKH, Mohamed, PETRUCCI, Pietro, Arrivederci a Mogadiscio. Somalia: l’indipendenza smarrita, Roma, Edizioni Associate, 1994; ARUFFO, Alessandro, Dossier Somalia. Breve storia del mandato italiano all’intervento dell’ONU (1948-1993), Roma, Datanews, 1994; DEL BOCA, Angelo, La trappola somala – Dall’operazione Restore Hope al fallimento delle Nazioni Unite, Roma-Bari, Laterza 1994; SICA, Mario, Operazione Somalia. La dittatura, l’opposizione, la guerra civile nella testimonianza dell’ultimo ambasciatore d’Italia a Mogadiscio, Venezia, Marsilio, 1994; GUGLIELMO, Matteo, Somalia. Le ragioni storiche di un conflitto, Torrazza Coste, Altravista, 2008.

[4] Si può fare riferimento a: CIABARRI, Luca, «Dissidenze statali contemporanee. Guerra, internazionalizzazione e sviluppo informale nel Somaliland», in Antropologia, 2, 1/2015, pp. 131-149; RAGNOLINI, Davide, «Ancora il neo-medievismo. Un modello contemporaneo per il disordine internazionale», in Jura Gentium, XIV, 2/2017, pp. 6-62; TOUADI, Jean Leonard, Senza via d’uscita: l’inferno umanitario della Repubblica democratica del Congo, 18 giugno 2018, URL: < https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/senza-duscita-linferno-umanitario-della-repubblica-democratica-del-congo-20806 > [consultato il 27 marzo 2020].

[5] Per una corretta interpretazione del termine «balcanizzazione» invito alla lettura della voce omonima nella rubrica “Parole in storia”, URL: < https://www.studistorici.com/2013/11/20/parole-in-storia-balcanizzazione/ > [consultato il 30 marzo 2020].

[6] Cfr. alcuni testi di Luca Ciabarri tra cui: CIABARRI, Luca, Dopo lo Stato. Storia e Antropologia della ricomposizione sociale nella Somalia settentrionale, Milano, Franco Angeli, 2010; ID., «Il ritiro nell’ombra. I percorsi della società somala nel collasso statale», in Africa, LXV, 1-4/2010, pp. 155-177; ID., Trade, Lineages, Inequalities: Twists in the Northern Somali Path to Modernity, in HOEHNE, Markus V., LULING, Virginia (eds.), Milk and Peace, Drought and War: Somali Culture, Society, and Politics. Essays in Honour of I.M. Lewis, London, Hurst & Co. Publishers, 2010, pp. 67-85; ID., Dubai-Somaliland-Etiopia: il fattore commerciale nella costruzione del territorio e dello Stato nella Somalia settentrionale, in CHELATI DIRAR, Uoldelul et al. (a cura di), Colonia e postcolonia come spazi diasporici. Attraversamenti di memorie, identità e confini nel Corno d’Africa, Roma, Carocci, 2011, pp. 249-266; ID., Estroversione della società e produzione di un paesaggio diasporico. La trasformazione dei luoghi di partenza nella migrazione somala, in BELLAGAMBA, Alice (a cura di), Migrazioni. Dal lato dell’Africa, Pavia, Edizioni Altravista, 2011, pp. 103-126; ID., Hargeysa. La ricostruzione della nuova capitale del Somaliland tra diaspora e campi rifugiati, in ALLOVIO, Stefano (a cura di), Antropologi in città, Milano, Edizioni Unicopli, 2011, pp. 79-99; ID., Due decenni di elezioni in Somalia (1960/69-2001/2010): rovina e ricostruzione della democrazia tra inclusione, neutralità e conflitto, in CIABARRI, Luca, VENTURINI, Elia (a cura di), Dopo la guerra: democrazia, sviluppo e migrazioni in Somalia, Milano-Udine, Mimesis, 2016, pp. 27-52; ID., Studi comparativi su guerra e transizione in Somalia, in CIABARRI, Luca, VENTURINI, Elia (a cura di), op. cit., pp. 9-26.

[7] TURCO, Angelo, «La crisi centrafricana. Fattori transcalari tra violenza e resilienza», in Documenti Geografici, 2014, pp. 51-74, p. 53.

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Bibliografia essenziale

Bibliografia essenziale

  • BATTERA, Federico, Dalla tribù allo Stato nella Somalia nord-orientale: il caso dei Sultanati di Hobiyo e Majeerteen, 1880-1930, Trieste, Edizioni Università di Trieste, 2004.
  • CIABARRI, Luca, Dopo lo Stato. Storia e Antropologia della ricomposizione sociale nella Somalia settentrionale, Milano, Franco Angeli, 2010.
  • DEL BOCA, Angelo, Una sconfitta dell’intelligenza: Italia e Somalia, Roma-Bari, Laterza, 1993.
  • DEL BOCA, Angelo, La trappola somala – Dall’operazione Restore Hope al fallimento delle Nazioni Unite, Roma-Bari, Laterza 1994.
  • GORI, Alessandro, Contatti culturali nell’Oceano Indiano e nel Mar Rosso e processi di islamizzazione in Etiopia e Somalia, Venezia, Cafoscarina, 2006.
  • GUGLIELMO, Matteo, Somalia. Le ragioni storiche di un conflitto, Torrazza Coste, Altravista, 2008.
  • GUGLIELMO, Matteo, Il Corno d’Africa. Eritrea, Etiopia e Somalia, Bologna, Il Mulino, 2013.
  • HAGI SCIKEI, Nuredin, Banaadiri. Il risveglio di una millenaria identità. The renewal of a millenary identity, Bologna, Clueb, 2002.
  • HASSAN OSMAN, Ahmed, Morire a Mogadiscio. Diario di guerra. Ritorno a Mogadiscio, Roma, Efesto Edizioni, 2019.
  • LEWIS, Ioan, A Modern History of Somalia: Nation and State in the Horn of Africa, Boulder CO, Westview Press, 1988.

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Video

Videografia

1. 30 years of civil war in Somalia – BBC News

Servizio della BBC in occasione dei trent’anni dal crollo dalla destituzione di Siad Barre.

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2. Somalia: The Forgotten Story | Al Jazeera World

La storia del declino della Somalia dalla stabilità al caos e ai problemi che affliggono la sua gente in patria e all’estero attraverso un documentario del canale Al Jazeera World (prima parte).

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3. Somalia: The Forgotten Story (Part 2) – Al Jazeera World

La storia del declino della Somalia dalla stabilità al caos e ai problemi che affliggono la sua gente in patria e all’estero attraverso un documentario del canale Al Jazeera World (seconda parte).

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Galleria di immagini

Galleria di immagini

Cartina della Somalia (1992) - Courtesy of the University of Texas Libraries, The University of Texas at Austin [Public Domain]

1. Mappa della Somalia nel 1992.

Situazione politica del territorio somalo nel maggio 2010.

2. Situazione politica del territorio somalo nel maggio 2010.

Situazione politica del territorio somalo nel marzo 2012.

3. Situazione politica del territorio somalo nel marzo 2012.

Situazione politica del territorio somalo nell'ottobre 2014.

4. Situazione politica del territorio somalo nell’ottobre 2014.

Suddivisione del territorio somalo nell’agosto 2017

5. Suddivisione del territorio somalo nell’agosto 2017.

Cartina del territorio somalo nell’agosto 2019.

6. Cartina del territorio somalo nell’agosto 2019.

Mappa del territorio somalo nel dicembre 2021

7. Cartina del territorio somalo nel dicembre 2021.

Credits

  • Immagine 1: Cartina della Somalia (1992) – Courtesy of the University of Texas Libraries, The University of Texas at Austin [Public Domain].
  • Immagine 2: Political Situation in Somalia, May 25th 2010 by James Dahl on Wikimedia commons [Public Domain].
  • Immagine 3: Political Situation in Somalia, March 27th 2012 by James Dahl on Wikimedia commons [Public Domain].
  • Immagine 4: Political Situation in Somalia, October 14th 2014 by James Dahl on Wikimedia commons [Public Domain].
  • Immagine 5: Somalia Control Map & Timeline – August 2017 by Evan Centanni & Djordje Djukic on Political Geography Now (www.polgeonow.com). Per gentile concessione di Political Geography Now © tutti i diritti riservati.
  • Immagine 6: Somalia Control Map & Timeline – August 2019 by Evan Centanni & Djordje Djukic on Political Geography Now (www.polgeonow.com). Per gentile concessione di Political Geography Now © tutti i diritti riservati.
  • Immagine 7: Somalia Control Map & Timeline – December 2021 by Evan Centanni & Djordje Djukic on Political Geography Now (www.polgeonow.com). Per gentile concessione di Political Geography Now © tutti i diritti riservati.

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