ControVersa: PIO XII PAPA NERO / PAPA ROSSO
di Ottone Ovidi
Nel marzo 2019 papa Francesco annunciava l’apertura ai ricercatori degli archivi del pontificato di Pio XII (1939-1958) [1]. L’apertura, lungamente attesa, veniva effettivamente resa operativa il 2 marzo 2020, riportando al centro della riflessione degli storici la figura controversa di papa Pacelli e riaccendendo vecchi dibattiti su un periodo storico di passaggio per la storia della Chiesa cattolica e preludio delle successive grandi trasformazioni prodotte dal Concilio Vaticano II (1962-1965). Pio XII è stato un papa a lungo controverso per le polemiche, mai sopite, riguardo al comportamento tenuto dalla Chiesa cattolica nei confronti del nazismo e della Shoah durante la Seconda guerra mondiale.
L’inizio della querelle può essere fatto risalire all’apparizione dell’opera teatrale Il vicario (Rolf Hochhuth, 1963) – pubblicata in Italia nel 1965 da Feltrinelli e allestita da Gian Maria Volonté, prima di venire censurata [2]– in cui Pio XII veniva esplicitamente accusato di complicità con lo sterminio nazista. Le polemiche costrinsero il Vaticano a reagire con forza: da una parte Paolo VI dette il via alla pubblicazione degli undici volumi degli Atti e documenti della Santa Sede relativi al periodo della II Guerra Mondiale (1965-1981) [3]), a cura di una commissione di storici gesuiti; dall’altra intraprese il processo di beatificazione e canonizzazione di Pio XII. Grazie allo scandalo prodotto dall’opera di Hochhuth l’attenzione della ricerca e dell’opinione pubblica veniva riportata sull’assenza di una ferma, ufficiale e precisa condanna del nazismo e dei suoi crimini da parte di Pio XII, in particolare dello sterminio degli ebrei. Questo perché il papa favorì sempre soltanto l’espressione di una generica condanna della guerra e delle sue violenze, come riscontrabile negli interventi pubblici dell’epoca e nelle relative bozze preparatorie [4]. A partire da quel momento, gli archivi di Pio XII che, a seconda del posizionamento del ricercatore, avrebbero potuto rivelare oscuri segreti o, al contrario, illuminare su chissà quale verità, hanno creato grandi aspettative e “feticismo” [5].
Da allora, e per quasi cinquant’anni, il dibattito storiografico su Pacelli si è polarizzato tra i detrattori, da una parte, e gli estimatori, dall’altra. I primi lo hanno identificato a più riprese come «the Hitler’s Pope», mentre i secondi, al contrario, lo hanno definito «il papa degli ebrei». Si tratta delle due narrazioni contrapposte che Anna Foa ha distinto rispettivamente nella «leggenda nera» e nella «leggenda rossa» su Pio XII [6] . Paradossalmente, sottolinea Foa, la prima era nata nel mondo cattolico, mentre la seconda nel mondo ebraico. I cattolici mettevano in evidenza, già da allora, l’assenza di una chiara presa di posizione del papa in merito allo sterminio degli ebrei proprio nel momento in cui al magistero universale di Roma sarebbe dovuto spettare il compito di far sentire con forza la propria voce. Gli ebrei, invece, consideravano maggiormente dirimenti gli atti concreti di aiuto che erano stati messi in campo dalla Chiesa, a Roma come nel resto d’Europa in guerra. La prima narrazione interpretava la non opposizione del Vaticano durante la Seconda guerra mondiale alle politiche naziste di sterminio come complicità o addirittura come appoggio. La seconda narrazione, invece, sottolineava i risultati dell’aiuto concesso agli ebrei durante il conflitto, in grado di salvare, in vari modi, numerose vite. In ogni caso, il Vaticano ha sempre considerato come prioritaria la neutralità diplomatica e inoltre le prime relazioni sul massacro in corso vennero accolte con un certo scetticismo, al quale può aver concorso la persistenza di sentimenti antigiudaici nella Curia. Entrambe le narrazioni partivano però da un dato di fatto incontrovertibile, la cui comprensione lasciava spazio alle diverse interpretazioni. È, appunto, il cosiddetto tema del silenzio: a fronte dell’esplicito antisemitismo nazista e dei rapporti che arrivarono da diverse parti sulla deportazione e lo sterminio, la Chiesa cattolica decise di evitare esplicite e forti condanne di quanto stava avvenendo.
Nonostante la nascita della «leggenda rossa» sia quindi riconducibile ad ambienti ebraici, nel corso degli anni i rapporti tra la comunità ebraica italiana, Israele e il Vaticano sono stati ambivalenti e non sempre sereni [7]. Nel 1999 un’apposita commissione mista di storici cattolici ed ebrei non riusciva a raggiungere un accordo definitivo sul giudizio da dare su Pio XII e ne rimandava la possibilità al momento in cui si sarebbero aperti gli archivi [8]. Non ci si era ancora allontanati molto dalle questioni poste da Léon Poliakov quasi quarant’anni prima [9], che potevano essere riassunte in due problematiche: una di natura politica, e cioè quali sarebbero potuti essere per gli ebrei e per la Chiesa gli svantaggi/vantaggi di una chiara presa di posizione pubblica, e una di natura morale, e cioè se, quali che fossero le conseguenze materiali, fosse giustificato il silenzio da parte del papa. Insomma, si era ancora in una impasse.
In realtà, ben prima dell’annuncio da parte di papa Francesco, Eugenio Pacelli era stato oggetto di studio grazie all’apertura dei documenti relativi al pontificato di Pio XI (1922-1939), avvenuta tra il 2003 e il 2006. È questo un periodo fondamentale per comprendere il futuro papa Pio XII, poiché Pacelli, divenuto uomo di fiducia di Ratti, venne nominato prima nunzio apostolico in Germania (1917-1929) e poi Segretario di Stato vaticano (1930-1939). Gli anni della guerra sono stati i più studiati dagli storici, ma in realtà non è possibile comprendere pienamente la figura e il pensiero di Pio XII se non li si analizza nella loro continuità e/o discontinuità con i papati precedenti e successivi. L’antisemitismo all’epoca di Pacelli non era per la Chiesa una questione dirimente. L’attenzione di Roma si concretizzava principalmente sul tentativo di rinnovare la sua visione della politica internazionale e il suo ruolo nel contesto dei grandi conflitti ideologici in corso. In questo quadro, la questione di chi, e come, condannare o sostenere nell’arena internazionale e in Italia era legata a doppio filo alla battaglia contro il pericolo rappresentato dal comunismo e dall’Unione Sovietica, battaglia che ispirò sia l’azione di Pio XI che di Pio XII, prima, durante e dopo la fine della guerra, ad esempio con la scomunica dei comunisti del 1949. È quello che si può definire il doppio registro di papa Pio XII. Da una parte un pontefice pienamente consapevole dei cambiamenti che stavano avvenendo a livello sociale ed economico in Italia e in Europa, un papa che tentò di utilizzare gli strumenti della modernità – si pensi all’utilizzo di radio, fotografia e cinema, o alla grande importanza accordata all’Azione cattolica, vero e proprio contraltare cristiano ai partiti di massa – per ridefinire la posizione internazionale della Chiesa; dall’altra parte un papa ancora fortemente legato alla tradizionale cultura religiosa antimoderna e anti-laica del secolo precedente, teso alla protezione dei privilegi del papato universale ad ogni costo, anche a quello di un accordo con i regimi reazionari in chiave anticomunista.
Paradossalmente, la recente apertura degli archivi ha ridato voce anche agli apologeti di Pio XII, che almeno a partire dai primi anni duemila avevano intrapreso un percorso di riabilitazione di Pacelli – si tratta in molti casi di lavori dal taglio giornalistico [10] o di ricerche provenienti dall’accademia vaticana [11] – spingendo soprattutto sui temi della modernità del pontificato pacelliano. In alcuni casi, si è tentato di utilizzare il Vaticano II, simbolo di rinnovamento, per illuminare a posteriori anche Pacelli e per accelerare la sua causa di canonizzazione [12].
Nonostante il ritardo causato dall’esplosione della crisi pandemica, oggi cominciano ad apparire i primi risultati delle nuove ricerche che, giustamente, non si stanno concentrando esclusivamente sulla figura di Pio XII, ma su un più ampio ventaglio di attori e dinamiche che possano concorrere a definire le linee d’azione del Vaticano.
La ricerca sui documenti inediti, unita alla consultazione dei documenti originali e non solo degli estratti contenuti negli Atti, unita alla possibilità di seguire il percorso di un documento (bozze, correzioni, appunti, riflessioni, lettere, ecc.) di cui finora si conosceva solamente l’ultima versione resa pubblica, sta permettendo di ricostruire i pregiudizi, i percorsi alla base di una decisione (non) presa, gli schemi di pensiero e il retroterra culturale degli uomini e delle donne della macchina amministrativa della Chiesa. Come è stato segnalato, l’approccio sensazionalistico ai nuovi documenti disponibili, da una parte e dall’altra, non facilita la comprensione della Chiesa cattolica come organismo complesso, in cui l’ambiguità, l’ambivalenza e anche le contraddizioni di fronte alla catastrofe della Seconda guerra mondiale hanno fatto tutte parte della stessa organizzazione [13]. Per superare la dicotomia su Pio XII espressa dalle due visioni contrapposte di «papa nero» e di «papa rosso», sarà dunque utile concentrare le ricerche sulla profonda complessità storica del cattolicesimo, spostando l’attenzione da Pacelli papa all’organismo Chiesa cattolica, ai suoi personaggi ed ai suoi eventi più o meno minori, a lungo oscurati dall’ingombrante Pastor angelicus [14].
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NOTE
[1] FRANCESCO I, Discorso del Santo Padre Francesco agli officiali dell’Archivio segreto vaticano, URL: < https://www.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2019/march/documents/papa-francesco_20190304_archivio-segretovaticano.html > [consultato il 14 giugno 2023].↑
[2] Dal testo teatrale è stata presa ispirazione per il film GAVRAS, Kōnstantinos, Amen, Renn Productions – Canal Plus – Katharina, K.G. Productions, Francia – Germania – Romania, 2002, 132′.↑
[3] Atti e documenti della Santa Sede
relativi al periodo della II Guerra Mondiale, URL: < https://www.vatican.va/archive/actes/index_it.htm > [consultato il 14 giugno 2023].↑
[4] Archivio apostolico vaticano, fondo 1328, Carte Pio XII.↑
[5] GUITTAT-NAUDIN, Muriel, Pie XII après Pie XII. Histoire d’une controverse, Paris, Éditions Ehess, 2015.↑
[6] FOA, Anna, «Le due leggende. Riflessioni sulla storiografia su Pio XII e gli ebrei», in Annali dell’Istituto storico italo-germanico in Trento, 31, 2005, pp. 319-331.↑
[7] Si veda, ad esempio, il giudizio negativo su Pio XII a lungo espresso dallo Yad Vashem, l’Ente nazionale per la Memoria della Shoah a Gerusalemme. Si veda anche la polemica scatenata dal processo di beatificazione di Pacelli: M. Do., «Pio XII, sale la tensione tra Israele e il Vaticano», in il Sole 24 ore, URL: < https://st.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2008/10/polemica-papa-pacelli-israele-vaticano.shtml?uuid=223c687e-a103-11dd-ad48-94241c027df8&DocRulesView=Libero&correlato > [consultato il 14 giugno 2023]. Per una panoramica si vedano, HOFMANN, Norbert, SIEVERS, Joseph, MOTTOLESE, Maurizio (a cura di), Chiesa ed ebraismo oggi. Percorsi fatti, questioni aperte, Roma, Editrice Pontificia Università Gregoriana, 2005; MAZZINI, Elena, L’antiebraismo cattolico dopo la Shoah, Roma, Viella, 2012; MINERBI, Sergio, Una relazione difficile. Vaticano, ebraismo, Israele, Torino, Bonanno, 2016.↑
[8] INTERNATIONAL CATHOLIC-JEWISH HISTORICAL COMMISSION, The Vatican and the Holocaust. A Preliminary Report, 2000, URL: < https://www.jewishvirtuallibrary.org/preliminary-report-on-the-vatican-during-the-holocaust-october-2000-2 > [consultato il 14 giugno 2023].↑
[9] POLIAKOV, Léon, Il nazismo e lo sterminio degli ebrei, Torino, Einaudi, 1955. ↑
[10] Ad esempio: HESEMANN, Michael, Pio XII. Il papa che si oppose a Hitler, Milano, Paoline Editoriale Libri, 2009 [ed. or.: Der Papst, der Hitler trotzte: Die Wahrheit über Pius XII, Augsburg, Sankt Ulrich Verlag, 2008]; VIAN, Giovanni Maria, In difesa di Pio XII. Le ragioni della storia, Venezia, Marsilio, 2009. ↑
[11] Ad esempio BUX, Nicola, GUMPEL, Peter, VON TEUFFENBACH, Alexandra, Pio XII e il Concilio, Siena, Cantagalli, 2012.↑
[12] A tal proposito si vedano il sito ufficiale sulla causa di canonizzazione affidata alla Compagnia di Gesù, URL: < http://www.papapioxii.it/ > [consultato il 14 giugno 2023], e la statunitense Pave the Way Foundation, URL: < https://www.ptwf.org/ > [consultato il 14 giugno 2023].↑
[13] VALBOUSQUET, Nina, «L’ouverture des archives du Vatican pour le pontificat de Pie XII (1939-1958): controverses mémorielles, apports historiographiques et usages de l’archive», in Revue d’histoire moderne et contemporaine, 69, 1/2022, pp. 56-70. ↑
[14] Un articolato tentativo in tal senso è rappresentato dal ciclo di seminari organizzati dall’École française de Rome tra il 2022 e il 2023, URL: < https://www.efrome.it/la-recherche/seminaires/prochains-seminaires/les-archives-du-pontificat-de-pie-xii-recherches-en-cours-janvier-juin-2022 > [consultato il 14 giugno 2023]; URL: < https://www.efrome.it/it/la-ricerca/seminari/prossimi-seminari/seminaire-les-archives-du-pontificat-de-pie-xiinbsp-recherches-en-cours-doctobre-2022-a-juillet-2023 > [consultato il 14 giugno 2023].↑
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Bibliografia essenziale
- BIDUSSA, David, La misura del potere. Pio XII e i totalitarismi tra il 1932 e il 1948, Milano, Solferino, 2020.
- CORNWELL, John, Hitler’s Pope. The Secret History of Pius XII, New York, Viking, 1999.
- KERTZER, David, A Pope at War. The Secret History of Mussolini, Hitler and Pius XII, New York, Random House, 2022.
- MICCOLI, Giovanni, I dilemmi e i silenzi di Pio XII. Vaticano, Seconda guerra mondiale e Shoah, Milano, Rizzoli, 2000.
- MORO, Renato, La Chiesa e lo sterminio degli ebrei, Bologna, Il Mulino, 2002.
- NAPOLITANO, Matteo Luigi, Il Papa che salvo gli ebrei: dagli archivi del Vaticano tutta la verità su Pio XII, Casale Monferrato, Piemme, 2004.
- NAPOLITANO, Matteo Luigi, Il Papa che salvo gli ebrei: dagli archivi del Vaticano tutta la verità su Pio XII, Casale Monferrato, Piemme, 2004.
- RICCARDI, Andrea, La guerra del silenzio. Pio XII, il nazismo, gli ebrei, Roma-Bari, Laterza, 2022.
- TORNIELLI, Andrea, Pio xii. Il Papa degli ebrei, Casale Monferrato, Piemme, 2001.
Video
L’Incoronazione del Sommo Pontefice Pio XII [1939] Caeremoniale RomanumL’incoronazione di Pio XII (1939) in un filmato Luce. |
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LA GUERRA DEL SILENZIO. PIO XII, IL NAZISMO, GLI EBREI Fondazione Corriere della SeraIncontro realizzato dalla Fondazione Corriere della Sera il 12 gennaio 2023. |
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Amen (2002) – Trailer – UnifranceIl trailer del film Amen |
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- Immagine 6: Freie Volksbühne Berlin – oldthing.de on Wikipedia Commons (Public Domain).
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